Grazie alla vittoria di misura sul Verona, arrivata nonostante pesanti assenze, la Roma raggiunge il Milan al terzo posto in classifica e rimane in piena corsa per un posto nella prossima Champions League. Decisivo il primo goal “italiano” di Ola Solbakken, all’esordio da titolare, arrivato sul finire della prima frazione di gioco. Bella prova dei giallorossi, con Josè Mourinho che è apparso molto soddisfatto della sua squadra. Un po’ meno dei tifosi giallorossi, che come sempre hanno riempito l’Olimpico, ma che secondo lo SPecial One non hanno avuto un atteggiamento proprio positivo…
Mourinho elogia la squadra…
Ai microfoni di Dazn, al termine della partita vinta per 1-0 contro l’Hellas Verona, Josè Mourinho ha elogiato praticamente tutti i suoi giocatori: “Complimenti a tutti, oggi hanno vinto tutti“, ha esordito il portoghese. “Mancavano Dybala e Darboe, e in più Abraham è finito in ospedale. Uno spirito di gruppo fantastico. Abbiamo giocato molto bene, contro una squadra come il Verona che non ti fa costruire“.
Poi sui singoli: “5-6 uomini hanno giocato in Austria, Karsdorp non giocava da più di due mesi, Spinazzola veniva da un infortunio Bove l’anno scorso giocava in un campo di plastica. Belotti non giocava da tanto tempo e Solbakken impara a giocare con noi e a conoscere la nostra squadra. Anche lui fisicamente è in una situazione difficile. El Shaarawy ora gioca 3-4-5 partite di fila come mai aveva fatto, fino al limite delle sue forze. Zalewski gioca ovunque“. Quindi arriva la stoccata: “Penso che la gente non dia alla squadra quello che merita…“.
…e punzecchia i tifosi
Mourinho è entrato nello specifico, spiegando le sue parole: “Mi dispiace che la gente non dia il credito che i ragazzi meritano per il lavoro che stiamo facendo in circostanze molto difficili che la gente o non capisce o non vuole capire. Bove è più tifoso di loro, ama la Roma più di loro. Oggi gioca da titolare nella Roma. Voi non aiutate, perché gli altri sono dei fenomeni, ma se noi vinciamo è siamo fortunati o per una palla inattiva“, ha incalzato lo Special One.
“I sold out? Dipende da quello che è il sold out: un soldout come quello contro il Bodo/Glimt vuol dire che lo stadio vince da solo. Un sold out come quello di oggi è una lastima, con fischi per un ragazzo che perde un pallone dopo una partita straordinaria. La gente non capisce la dimensione di quello che stiamo facendo noi. La gente guarda il nostro terzino destro, ma non ci sono più Cafu o Maicon”. Poi ha concluso: “Io mi scuso della mia posizione perché io devo essere criticato e devo proteggere i miei ragazzi. Loro meritano di più. A fine stagione parlerò“.
