Se il Sassuolo di Fabio Grosso è primo con margine nella classifica della Serie BKT una buona parte del merito va anche ad Armand Laurienté, attaccante classe '98 da tre stagioni in forza ai neroverdi. Per il nativo di Gonesse, cittadina della periferia di Parigi, sono già 13 le reti messe a segno in stagione, a cui vanno aggiunti 5 assist confezionati per i compagni di squadra.
Il mese di febbraio poi, è stato praticamente perfetto: 4 gol e un assist, con il Sassuolo capace di 3 vittorie e un pareggio nelle 4 partite disputate. Prestazioni che a livello personale gli sono valse il premio di Mvp della Serie BKT per il mese di febbraio.
Il premio. ideato dal title sponsor del campionato BKT e riconosciuto ufficialmente dalla Lega B, viene assegnato da una giuria di esperti giornalisti di cui il team di Chiamarsi Bomber ha il piacere di far parte.
Laurienté ha risposto ad alcune domande di Chiamarsi Bomber.
4 reti e tre vittorie ed un pareggio per il Sassuolo: febbraio è stato un mese strepitoso per te, dove vuoi arrivare? Qual è il tuo obiettivo stagionale? Ti piacerebbe vincere il titolo di capocannoniere?
"Sarebbe un piacere vincere il titolo di capocannoniere, ma la cosa più importante è ottenere la promozione, per la squadra e per la società".
Il premio di MVP Serie BKT di febbraio è un riconoscimento importante: punti a vincere anche quello stagionale come miglior giocatore del campionato?
"Può darsi, non lo so, ci sono molti bravi giocatori nel campionato. Sì, ho tutte le qualità per essere uno dei migliori, ma come ho detto prima la cosa più importante è l'obiettivo di squadra ed il mio personale passa in secondo piano"
Il Sassuolo partiva come grande favorita della Serie BKT: questo è un peso o uno stimolo per voi?
"È più uno stimolo per la società e per la squadra, ci fa capire che abbiamo molte qualità e che dobbiamo fare il massimo per arrivare primi ed ottenere la promozione".
Come si affronta la Serie BKT?
"Io provo a portare tutte le mie qualità offensive, a segnare, a contribuire al massimo per far uscire le qualità del gruppo e cercare di fare il meglio possibile sul campo di gioco"
Grosso è un allenatore che fa un calcio molto propositivo: come ti trovi nel suo schema di gioco e che differenze ci sono con quello di Dionisi? Pensi di essere cresciuto con lui che ha un passato in Francia sia da giocatore che da allenatore?
"Non penso che si debbano fare dei confronti. Dionisi è l'allenatore che mi ha fatto esordire in Italia, ho imparato molto da lui. Grosso è un allenatore molto bravo che ci lascia molta libertà e ci dà tutti gli elementi per esprimerci al meglio sul campo".
Il 4 settembre il debutto nel calcio italiano vs la Cremonese e il 2 ottobre il primo gol vs la Salernitana: che emozioni hai provato?
"Ero fiero di me perché è stato il mio primo gol, avevo sempre lavorato per quello. Possiamo dire che è stato un buon inizio per tutto quello che poi è venuto dopo...".
Quanto è importante per voi avere un giocatore come Mimmo Berardi in squadra?
"Berardi non ha bisogno di presentazioni, è semplicemente Berardi, con tutte le sue qualità, la sua esperienza, è un grande piacere giocare con lui. Lui fa sempre di tutto per dare il massimo che ha per aiutarci e per far crescere la squadra".
Hai preso parte all'Europeo U-21 nel 2021 giocando con gente come Tchouameni e Camavinga: che esperienza è stata? Si intuiva già che sarebbero diventati due campioni di livello mondiale?
"Sì, già si sentiva che avevano delle grandi qualità sul terreno di gioco, poi li avevo già incontrati in Ligue 1. È stato un piacere poter giocare con loro in nazionale. Oggi sono contento per loro e spero possano arrivare il più lontano possibile".
Restando in tema nazionale, ci pensi mai?
"Penso che quello di giocare per il proprio paese è un po' il sogno di tutti. Oggi non sono a quel livello, adesso ho degli altri obiettivi. Parlando per il futuro però potrò pensarci, ma ripeto oggi non è il mio primo obiettivo, che è la squadra e la promozione".
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