56 punti in 21 giornate frutto di 18 vittorie, due pareggi e una sconfitta. Nel mezzo la qualificazione agli ottavi di Champions League in virtù del primo posto nel girone davanti al Liverpool. Così, in breve, si può riassumere la straordinaria stagione del Napoli che, allo stato attuale, guida la classifica della Serie A con 13 punti di vantaggio sull’Inter, seconda forza del campionato. Uno strapotere messo in campo partita dopo partita e, stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, questo sarebbe riconducibile anche alla carta d’identità dei giocatori.
Solo tre over 30 in rosa
Uno dei segreti del Napoli è sicuramente il suo allenatore: Luciano Spalletti è stato infatti in grado di creare un gruppo solido plasmandolo a sua immagine e somiglianza. In questo senso, molto si deve al ricambio generazionale concretizzatosi la scorsa estate, con gli addii di Insigne, Mertens, Koulibaly (tutti over 30) e Fabian Ruiz.
Con l’arrivo di Kvaratskhelia, Kim, Raspadori, Simeone e Ndombele, il Napoli si identifica come una delle squadre più giovani del campionato e del panorama europeo. In rosa, infatti, solo tre over 30: Mario Rui, Juan Jesus, e Diego Demme, tutti classe ’91, e un 30enne, Bartosz Bereszynski, arrivato a gennaio e impiegato solo contro la Cremonese in Coppa Italia. Oltretutto, di questi, solo il portoghese è un titolare fisso nell’11 di Spalletti.
Napoli fatto per durare
Pertanto, la sensazione è che la squadra partenopea sia stata costruita per durare nel tempo, alla luce dell’età dei giocatori e dei concreti margini di miglioramento. In questo senso, in Serie A, il Napoli è la squadra con meno trentenni dopo Lecce e Torino, dove ne figurano appena due. L’età media della rosa di Spalletti, 25 anni e 9 mesi, è un fattore che risulta determinante anche nel confronto con l’Inter, seconda in classifica.
In questa direzione, il distacco di 13 punti può essere riconducibile non solo allo straordinario stato di forma dei partenopei, trascinati da Kvaratskhelia e Osimhen, ma anche alla carta d’identità dei giocatori. I nerazzurri, in campionato, hanno utilizzato 8 calciatori over 30 e, in questo senso, verosimilmente si registreranno cambiamenti all’interno della rosa. Quello di Giuntoli e Spalletti, invece, è un capolavoro di programmazione, contesto nel quale è stato costruito un Napoli giovane, ambizioso e vincente, oggi e domani.
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