In casa Napoli sono ore importanti, forse decisive per il futuro di Rudi Garcia. La sconfitta di domenica sera contro la Fiorentina, unita ad un inizio di stagione non entusiasmante e ad alcuni dissidi interni allo spogliatoio, hanno reso traballante la posizione dell'allenatore francese sulla panchina dei partenopei, con il patron De Laurentiis e i suoi fedelissimi che stanno ragionando su una scelta comunque difficile: continuare così o esonerare il tecnico?
E proprio il presidente del Napoli, a margine di una tavola rotonda organizzata da Inpiù all’università Luiss di Roma, ha parlato in maniera chiara del destino dell'ex Roma.
Le parole di De Laurentiis su Garcia
"Con Garcia sto vivendo un momento no", ha esordito De Laurentiis nel suo intervento riportato da Repubblica. "Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Testa bassa, pedalare e lavorare".
"Il calcio non è come un palazzo in costruzione - ha aggiunto il patron dei partenopei - che se è ben costruito sei sicuro che non crolla. Nel calcio ci sono incidenti, malattie, espulsioni. Non è scritto da nessuna parte che ci siano delle soluzioni matematiche per vincere nello scudetto. Io credo che anche quest’anno fino alla fine ce la giocheremo".
Gli allenatori sondati in estate
De Laurentiis ha anche rivelato di aver avuto approcci con altri tecnici prima di virare su Garcia: "Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha voluto prendere il rischio di dover prendere il posto di un allenatore (Spalletti ndr) che aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi".
