Da poco più di un anno, dopo 20 di battaglie tra Spagna, Italia e Inghilterra, Fernando Llorente ha deciso di dire basta e appendere i fatidici scarpini al chiodo. L'ex attaccante tra le altre di Juventus e Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ad As in cui ha raccontato com'è la sua vita dopo il ritiro, svelando anche qualche retroscena riguardante la sua carriera.
Uno in particolare riguarda il suo periodo napoletano, e nella fattispecie l'esonero di Carlo Ancelotti dalla guida dei partenopei, avvenuto nel dicembre del 2019.
Llorente e quell'esonero di Ancelotti
L'ex centravanti spagnolo ha parlato al quotidiano spagnolo della sua esperienza all'ombra del Vesuvio: "È stata meravigliosa. Ancelotti mi ha accolto bene. Non me l’aspettavo. Un allenatore così prestigioso mi ha offerto non appena sono atterrato una cena in un hotel con suo figlio Davide. È un gentiluomo e un tecnico impressionante. Ho imparato molto da lui. Peccato che il presidente De Laurentiis volesse punirci per i cattivi risultati con il ritiro e noi rifiutammo di accettare. Ancelotti si schierò dalla nostra parte e fu cacciato". Chiosa finale su un confronto tra i partenopei e la Juventus: "La Juve è un grande club, ma la passione che ho visto a Napoli è di un’altra dimensione".
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