Il calciatore francese potrà tornare a giocare a Marzo del 2025, dato che la sua squalifica è stata ridotta a 18 mesi.
Le motivazioni della sentenza
Pogba aveva già anticipato questa notizia qualche giorno fa sui social, preannunciando quanto è stato ufficialmente confermato oggi dal Tas che, dopo aver squalificato il calciatore a seguito dell'ingestione di un farmaco prescrittogli da un medico in Florida, si è nuovamente espresso sulla vicenda, rimodulando la sanzione:
Il Collegio ha basato la sua decisione sulle prove e sulle argomentazioni pervenute dai legali del calciatore secondo cui l'ingestione da parte del Sig. Pogba di DHEA, la sostanza per la quale è risultato positivo, non era intenzionale.
Secondo il Tas, però, seppur si sia fidato del medico, Pogba avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alla vicenda. Lo stesso, infatti, come emerge dalla sentenza ha ammesso di aver mantenuto un comportamento superficiale:
Pogba ha chiesto una sanzione di soli 12 mesi in riconoscimento della presenza anche di una qualche colpa da parte sua (non ha chiesto l'assenza di colpa o la negligenza da parte del TAS Panel)”
Futuro lontano da Torino
Difficilmente rimarrà alla Juve, soprattutto dopo le parole di Giuntoli di ieri prima del match contro il Cagliari. Il Direttore delle Juve, dopo aver affermato di attendere la sentenza ufficiale per decidere il da farsi, aveva fatto intendere che il club non avrebbe puntato su un reintegro dell'asso francese in quanto non è in attività da troppo tempo. Per questo, secondo le indiscrezioni, il club e l'entourage del giocatore stanno già lavorando per la risoluzione anticipata del contratto, attualmente in scadenza il 30 giugno 2026, cosi da permettere a Pogba di organizzare il suo futuro nel migliore dei modi.
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