Paul Pogba potrà tornare in campo già a marzo dopo che la sua squalifica per doping è stata ridotta da quattro anni a diciotto mesi. Il francese è su di giri per l'opportunità di avere un'ultima chance per rilanciare la sua carriera, ma difficilmente lo farà alla Juve. Anche perché sembra che ogni cosa che cerchi di fare, ai bianconeri non vada bene.
Pogba e i messaggi alla Juve
Da Parigi nella giornata di ieri Pogba ha rilasciato un'intervista a cuore aperto in cui ha parlato del suo passato, delle difficoltà affrontate dopo la squalifica per doping, del suo futuro e dell'amore che prova per qualunque cosa sia bianconera. Pogba ha affermato: "Io penso di tornare pronto per allenarmi e giocare con la Juve. Io adesso sono un giocatore della Juve. Nella mia testa c’è soltanto questo oggi. Sono disposto a rinunciare anche a dei soldi pur di giocare ancora nella Juve. Voglio tornare."
La Juve sorpresa dall'intervista
Tutto molto bello a parole, l'affiatamento di Pogba, il suo amore per la Juventus e per Torino, l'attaccamento ai colori bianconeri, i ricordi dei bei tempi con Allegri e Conte, i primi allenamenti di Yildiz, ma a conti fatti la Juventus non è stata affatto impressionata da questa intervista. Anzi, il club è rimasto sorpreso dal fatto che un suo tesserato abbia dato un'intervista senza autorizzazione.
Pogba infatti, essendo ancora legato a un contratto (fino al 2026) con la Juventus, doveva chiedere prima di parlare e ora la Juve potrebbe anche multarlo. Quello che è sicuro è che Pogba non tornerà in campo con la maglia bianconera della Vecchia Signora. Il club sta cercando il modo di arrivare a una separazione consensuale per separasi dal francese.
E Thiago Motta, nonostante Pogba dica che non vede l'ora di conoscerlo come allenatore, è stato piuttosto categorico su di lui. Quando gli hanno chiesto cosa ne pensava di lui, Motta ha risposto: "Per quanto mi riguarda è stato un grande giocatore“.
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