"Per me è il miglior allenatore in Italia, oggi. In assoluto". Il soggetto della frase non è Simone Inzaghi o Antonio Conte, e nemmeno Gian Piero Gasperini. Cesare Prandelli, intervistato da La Gazzetta dello Sport, sta parlando di Vincenzo Italiano, suo giocatori ai tempi del Verona: "Ormai Vincenzo non è più un emergente. È in A da anni. E crescendo sempre. La continuità che sta dando e che sta facendo vedere non solo non è facile da trovare ma è anche difficile da mantenere. E lui ci sta riuscendo".
Prandelli: "Italiano ha avuto due intuizioni fondamentali al Bologna"
Prandelli è estasiato dal lavoro fatto a Bologna dal suo ex calciatore: "È cambiato anche rispetto all’anno scorso: riesce a fare cose diverse. L’avere due ali forti, un centrocampista offensivo più un terzino e un altro interno che si inserisce gli permette di dare una coralità asfissiante a tutto. Ha avuto due intuizioni fondamentali: Odgaard trequartista e Ferguson al fianco di Freuler, quindi nel cuore del sistema. E mi piace vedere il suo gioco, intenso, verticale, ritmato, ripartenze spettacolari che vengono accompagnate dal boato del pubblico, la ricerca dell’attacco veloce, rapido. Veder giocare il Bologna è proprio bello".
Prandelli: "
A certificare l'ottimo operato di Italiano sono anche i risultati: "Se arriva quarto, il Bologna fa un autentico miracolo. La finale di Coppa Italia? Non diciamo nulla, c’è un’altra gara da giocare ed eventualmente si va là e ci si diverte... Ho notato anche un’altra cosa nel Bologna. Che c’è entusiasmo fra i giocatori. Li vedo come si scaldano per entrare, e vedo l’animo che mettono quando sono in campo. Apprezzo molto quegli uomini che sono meno in campo di altri. Credo di aver capito che si tratta di un gruppo forte e sano. E poi, un’ultima cosa: quanti giocatori, quest’anno, ha valorizzato Vincenzo? Io non smetto di contare...".
Chiamarsi Bomber è ora su Whatsapp, iscriviti subito al canale! CLICCA QUI!