Nella tarda mattinata di venerdì il Procuratore Federale Giuseppe Chinè, durante l’udienza della Corte Federale d’Appello sull’istanza di riapertura del filone plusvalenze, ha ratificato le proprie richieste contro la Juventus, i suoi dirigenti, e gli altri club coinvolti nell’inchiesta. Mano pesante per i bianconeri, la cui richiesta di penalizzazione sarebbe da infliggere per il campionato in corso.
Le richieste della Procura contro la Juventus
Nove punti di penalizzazione in classifica nel campionato in corso e lunghe inibizioni per tutti i dirigenti bianconeri. Queste le richieste del Procuratore Federale Chinè nell’ambito del caso plusvalenze. Nella fattispecie la Procura ha chiesto 20 mesi e 10 giorni di inibizione per Fabio Paratici, ora al Tottenham, 16 mesi per l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, e 10 mesi e 20 giorni per Cherubini. Per le altre società coinvolte nel caso, (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara), confermate le stesse richieste del primo processo sportivo.
Sentenza attesa entro oggi
Dopo le richieste del Procuratore Federale sono arrivati gli interventi degli avvocati delle 9 società coinvolte nel caso. A breve la Corte presieduta dal giudice Torsello si riunirà per decidere se il ricorso della Procura sia ammissibile o meno, quindi, in caso di risposta affermativa, prenderà la sua decisione a riguardo. Entro la giornata di oggi si dovrebbero conoscere le sentenze e quindi il destino della Juventus e degli altri club: possibile una nuova assoluzione, come nel primo processo.