È stata una delle telenovele più chiacchierate di questa lunga sessione di calciomercato, e alla fine si è risolta in un nulla di fatto. Victor Osimhen, dato come sicuro partente già prima dell'estate, è invece rimasto a Napoli, di fatto, da separato in casa. Nessun club ha avvicinato le richieste del patron De Laurentiis per lasciarlo partire, e in più di un'occasione il nigeriano ha puntato i piedi non accettando la destinazione.
L'attaccante è stato fatto fuori dalla rosa per la Serie A, e nonostante il mercato arabo sia ancora aperto, appare adesso assai improbabile che possa lasciare il capoluogo campano. E ora che succede? Si è parlato di un possibile reintegro in rosa, ma le parole di Antonio Conte a margine della vittoria contro il Parma di sabato sera lasciano poco spazio a questa ipotesi.
Ecco allora spuntare uno scenario clamoroso: Il Napoli starebbe pensando di "punire" il giocatore retrocedendolo nella Primavera. Una soluzione che però sarebbe piuttosto rischiosa per il club.
Osimhen in Primavera? Il Napoli rischia, le norme parlano chiaro
La non-chiusura della questione Osimhen ha scontentato tutte le parti in causa. Tra il nigeriano e la società adesso si profila una lunga battaglia, che con ogni probabilità avrà anche ripercussioni legali, soprattutto se il Napoli decidesse di "demansionare" il giocatore spedendolo ad allenarsi con la squadra Primavera. Un'eventualità in un certo senso proibita dalle norme federali, e che potrebbe sfociare in mobbing, con tutte le conseguenze del caso.
Quando un fuori quota viene mandato a giocare in Primavera, è perché di solito deve recuperare da un grave infortunio e ha bisogno di un reinserimento in campo più soft. Vedere spedito nella squadra giovanile un giocatore per mancata cessione o divergenze in sede di calciomercato sarebbe invece una novità. I giocatori fuori rosa sono infatti tutelati da specifiche norme: hanno diritto ad allenarsi con un preparatore atletico, ma sempre nell'orbita della prima squadra, anche se ad orari differenti dal resto del gruppo.
Mandare un giocatore sotto contratto in Primavera implicherebbe inoltre presupposti legali che non converrebbero a nessuna delle parti in causa. La speranza è che dall'Arabia (o magari dalla Turchia?) arrivi un'offerta irrinunciabile per squadra e giocatore, e la vicenda possa così concludersi con un "lieto" fine. In caso contrario potrebbe succedere di tutto, anche vedere il club e l'attaccante battagliare sui banchi di un tribunale...
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