Mateo Retegui ha tanta voglia di dimostrare. Il nuovo attaccante del Genoa non vede l'ora di debuttare in Serie A e di mostrare anche nel campionato italiano le sue qualità, che hanno portato il ct Mancini a convocarlo in Nazionale. Un legame particolare con la città di Genova, un'accoglienza da re e la possibile "rivalità" con Immobile in chiave azzurra: di tutto questo ha parlato il centravanti in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Retegui: "Approdare al Genoa era destino: il mio bisnonno paterno era genovese"
Il Genoa non è un club italiano qualsiasi per Retegui, che racconta il suo legame con Genova e quello tra il Grifone e il Boca Juniors: "Era destino che venissi qui. Un filo invisibile unisce la storia di questi due club, Genoa e Boca Juniors. Non solo: mio bisnonno paterno era genovese, esiste uno stretto legame fra Genova e la mia famiglia. È stato sorprendente per me e per la mia famiglia trovare un entusiasmo simile al mio arrivo. Qualcosa davvero di inimmaginabile". E su che tipo di attaccante sia, ha risposto: "Chiedete al mister e ad altri di giudicarmi. Fare gol per me è magnifico, ma io gioco per la squadra".
"Kane è il miglior centravanti del mondo, Immobile non è un rivale"
Retegui ha rivelato anche qual è il suo idolo, come vede la sfida a distanza con Immobile e perché ha scelto la Serie A: "Il miglior numero nove del mondo per me è Karry Kane. E poi Haaland, un... “animale". Da piccolo invece adoravo Messi. Immobile un rivale? Mai. Ciro lo vedo come un compagno, mi ha trattato benissimo quando sono arrivato in Nazionale. Ho accettato di venire in Italia perché sapevo che sarebbe stato molto meglio per me in chiave azzurra. Voglio continuare a giocare nell’Italia, è il massimo. È importante essere più vicino alla Nazionale. Il fatto di giocare nel Genoa sarà un grande aiuto".