"Sentiamo parlare di rispetto, ma il rigore poi non l’hanno sbagliato Nasca o Fabbri”. Questa la frase pronunciata da Gianluca Rocchi, riguardo al penalty assegnato in Inter-Verona, che ha scatenato il popolo social e mandato in escandescenza diversi tifosi. Parole che hanno fatto rumore e che non placano, anzi alimentano ulteriormente, le polemiche degli ultimi giorni su arbitri e Var.
La frase di Rocchi sul rigore di Inter-Verona fa discutere
Il designatore arbitrale è intervenuto a Coverciano nella conferenza stampa di metà stagione, un'occasione per valutare l'andamento generale dei direttori di gara e per commentare gli ultimi episodi tanto discussi. A cominciare, come riporta il giornalista Giovanni Capuano su X, da Inter-Verona: “Le insinuazioni sul cambio di designazione per Inter-Verona sono state girate all’ufficio legale dell’AIA perché adesso non sopportiamo più tutto. Sentiamo parlare di rispetto, ma il rigore poi non l’hanno sbagliato Nasca o Fabbri”. Una frase che ha scatenato il popolo social.
Rocchi: "Non possiamo essere i Carabinieri. Non sopportiamo più certe cose"
Rocchi ha poi parlato delle polemiche e delle lamentele, aumentate a dismisura nell'ultima settimana: "Non sopportiamo più. Nessuno creda che vociare a caso serva per ottenere risultati. Più che ammettere gli errori cosa dobbiamo fare? Ci sono grandissimi prospetti in questo gruppo ma quando investi nei giovani ci vuole tempo. Chiedo alla giustizia sportiva di essere dura. Non possiamo essere i Carabinieri che vanno in campo e poi certa gente la rivediamo in campo".