Dopo il turbolento agosto di Dybala, il settembre della Joya è sicuramente meno burrascoso ma non si può definire di certo sereno. Non è un segreto che la Roma volesse vendere l'argentino per evitare di pagargli l'ingaggio monstre che si attiverebbe in caso di rinnovo automatico del contratto. Alla fine il club giallorosso non ha voluto svendere il suo fuoriclasse (l'Al Qadsiah aveva offerto 2 mln di euro per il suo cartellino) e al contempo Dybala non se l'è sentita di lasciare Roma per giunta rischiando di perdere il posto in Nazionale. Tutto è bene quel che finisce bene...? No perché la società capitolina non ha intenzione di pagargli il nuovo maxi stipendio e gli proporrà una soluzione alternativa.
Ghisolfi convoca urgentemente Dybala
A Dybala basterà fare il 50% delle partite stagionali (giocando almeno 45′ a partita) e il contratto si rinnoverà automaticamente di un altro anno (fino al 2026) a 7 mln di euro netti + 2 mln di bonus. Cifre astronomiche che l'ex Juve potrà raggiungere semplicemente scendendo in campo almeno 15 volte.
Ecco perché in casa Roma è scattato l'allarme e Ghisolfi ha già avvertito la Joya che l'alta dirigenza giallorossa vuole incontrarlo urgentemente per rivedere gli accordi iniziali. Il rinnovo di Dybala a quelle cifre stride terribilmente con le linee guide imposte dai Friedkin finalizzate ad acquistare giovani di prospettiva (magari da rivendere per fare delle plusvalenze) abbassando il monte ingaggi. L'opzione più probabile è che alla fine si garantisca quella stessa cifra a Dybala ma spalmata su più anni permettendo al club di ammortizzare i costi. Da registrare che proprio recentemente l'Uefa ha multato la società capitolina per non aver rispettato i parametri del Fair Play Finanziario.
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