Ennesimo ko, ennesima prestazione incolore. La Roma in questo momento è un disastro e, secondo la società, gran parte della colpa sarebbe dell'allenatore. Ivan Juric, arrivato poco più di un mese fa per sostituire Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa, starebbe fallendo miseramente il compito assegnatogli dalla dirigenza. Risultato? Anche lui è già a rischio esonero.
La Roma è profondamente discontinua in ogni cosa che fa, dai risultati alle prestazioni. Nel turno infrasettimanale è arrivato il successo per 1-0 contro il Torino all'Olimpico, ma ciò che si è visto in campo non è di certo positivo; prima l'ultima vittoria era addirittura quella contro il Venezia di fine settembre, visto che a seguire è arrivato il pareggio di Monza e poi le due dolorose sconfitte contro Inter e Fiorentina.
Ieri sera invece forse è stata la goccia che farà traboccare il vaso: ko 3-2 a Verona contro l'Hellas. Sembra proprio che Juric sia giunto all'ultima spiaggia.
Esonero Juric, c'è il conto alla rovescia: sul taccuino Paulo Sousa e Lampard
Ancora non è chiaro se la Roma voglia procedere all'esonero già nelle prossime ore oppure se deciderà di aspettare una settimana: giovedì sera infatti c'è la 4^ giornata di Europa League contro l'Union SG, poi nel pomeriggio di domenica 10 novembre arriverà il Bologna. A seguire, ecco la terza pausa stagionale dedicata alle nazionali. Quello dunque potrebbe essere il lasso di tempo perfetto per fare un cambio di guida tecnica.
Al momento, secondo le ultime indiscrezioni, i nomi contattati sarebbero due: Paulo Sousa e Frank Lampard. Il portoghese ha già allenato Fiorentina e Salernitana in Serie A, ma ora siede su una panchina negli Emirati Arabi Uniti. L'inglese invece ha allenato in questi anni il Chelsea, l'Everton e il Derby County.
Da escludersi invece i grandi ritorni: non ci sarà probabilmente un De Rossi-bis, così come sembra difficile che la panchina venga riaffidata al leggendario Claudio Ranieri. Qualcuno aveva anche ipotizzato un'idea di lusso come Roberto Mancini, ma in questo momento la Roma non può permetterselo.
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