Tra le squadre considerate grandi nel campionato di Serie A, quella che sta faticando maggiormente è probabilmente la Roma. I giallorossi, quando ufficialmente non siamo ancora al giro di boa, si trovano con il terzo allenatore diverso sulla panchina dall'inizio delle danze. Già questo è abbastanza indicativo.
Poi i risultati in campo fanno il resto. Tanti, troppi i passi falsi nel corso di questi primi mesi. Adesso servirà un mezzo miracolo sportivo per salvare la stagione e conquistare quantomeno l'accesso alle coppe europee per la prossima. Chi ha avuto difficoltà in questi primi mesi, è stato anche Mats Hummels, che prima dell'approdo in panchina di Claudio Ranieri aveva visto il campo con il binocolo. Proprio il difensore tedesco, intervistato da Il Messaggero, ha parlato dei suoi ultimi sei mesi.
Roma, Hummels si racconta a tutto tondo: tra futuro e primi mesi italiani
In estate sembrava vicino a vestire la maglia del Bologna e poi, a sorpresa, ha rifiutato e si è unito alla Roma: "Mi avevano fatto tutti un'ottima impressione, sia l'allenatore che lo staff, l'ambiente e la struttura. Eravamo vicinissimi, ma all'ultimo momento non ero convinto al 100% e così ho deciso di declinare la proposta".
Poi la Roma e le difficoltà di inserimento: "Ho scelto la Roma per De Rossi, mi aveva fatto un'ottima impressione". Poi l'esonero e l'arrivo di Juric, coinciso con la panchina: "Aveva le sue idee ed evidentemente io non ero funzionale al suo tipo di calcio, ma con lui non ho avuto nessun tipo di problema. Anzi, penso che sia una brava persona. Anche se non capisco perché non mi ha mai dato la possibilità di giocare".
Con Ranieri è cambiato tutto: "Quando è arrivato mi ha preso da parte dicendomi che mi conosceva, che negli ultimi dieci anni mi aveva sempre seguito e gli piaceva il mio modo di giocare. Mi ha assicurato subito che mi avrebbe fatto giocare e che si fidava di me, non aveva dubbi che con lui avrei avuto un ruolo importante in squadra. E' un allenatore top e l'ho capito fin da subito, per farsi ascoltare non ha bisogno di alzare la voce: la Roma dovrebbe tenerselo stretto". Nonostante questo, il suo futuro alla Roma non è per niente scontato: "Io non so cosa farò, devo ancora capirlo. Deciderò in estate".
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