Finita l'ultima sosta nazionali della stagione, siamo in procinto di tornare in campo con la Serie A. Nel primo giorno di partite scenderà in campo anche la Roma, che arriva a sfidare il Lecce da un filotto di vittorie consecutive che hanno permesso alla squadra di risalire un po' la classifica. In vista della partita contro i pugliesi, in conferenza stampa ha parlato il tecnico Claudio Ranieri.
Ranieri presenta la sfida contro il Lecce e parla del futuro della panchina
Si parte da un punto fondamentale in questo momento, le condizioni di Paulo Dybala: "Aspettate sabato e lo vedrete. Ho varie soluzioni, chi è andato in Nazionale è tornato bene e con molta voglia. Ho parlato con lui, sta molto bene ed è molto soddisfatto per come è andato tutto. Ora deve solamente aspettare, il nostro staff medico farà di tutto per metterlo nelle migliori condizioni e per farlo recuperare nella giusta maniera. Senza affrettare i tempi e senza ritardarli. E' un tendine che viene utilizzato spesso dai chirurghi per fare il crociato, in quel caso servono sei mesi. Questo non è stato un crociato, è stato tolto il pezzettino deteriorato e dovrebbe essere molto meno. Siamo fiduciosi, il ragazzo è contento per quello che ha subito e per come è stato trattato".
A fine anno Ranieri dirà addio alla Roma, ma sulla panchina giallorossa non siederà nemmeno Gian Piero Gasperini: "Se andiamo a trovare un altro allenatore e gli chiediamo della Roma, che volete che dica? La cosa che mi fa felice è che avete tirato fuori talmente tanti nomi che di quelli con cui ho parlato non ne avete tirato fuori neanche uno. Mi fa piacere, significa che siamo sulla buona strada. La scadenza? Quando il Presidente lo vorrà dire, e lo conoscete".
L'affermazione deriva dal fatto che parte della decisione spetta anche a lui: "Lo sceglieremo io e Ghisolfi, daremo una lista di papabili al presidente che poi sceglierà l'allenatore. La piazza è importante, ma sappiamo che ama chi fa bene alla Roma. Può darsi che all'inizio non venga apprezzato il nome, ma credo di sì, e poi sono i fatti quelli che contano. Chi viene sa che deve far bene, sa che la Roma vuole arrivare in alto, saprà che per i primi due mercati non possiamo fare spese pazze. Chi viene deve sapere e accettare queste cose. Io dirò quello che ci aspettiamo e quello che dobbiamo sostenere, aiutare il nuovo allenatore. Se io restassi perderemmo un anno, perché farlo? Non sono il futuro della Roma, chi viene dovrà esserlo: prima arriva e meglio è".
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