Pareggio in casa del Monza, sconfitta in Svezia contro l'Elfsborg in Europa League ed una nuova sconfitta, stavolta casalinga contro l'Inter, al ritorno in campo dopo la sosta. Che il periodo della Roma non sia affatto semplice lo dice il campo, lo dicono i risultati e lo dice anche l'ambiente che circonda squadra e società.
L'arrivo nella Capitale di Ivan Juric al posto di Daniele De Rossi non ha provocato la scintilla che la famiglia Friedkin si aspettava, e ora i proprietari americani starebbero pensando all'ennesimo, clamoroso ribaltone.
I Friedkin pensano davvero al ritorno di De Rossi
Il trend negativo dei giallorossi, ora decimi in campionato con appena 10 punti conquistati in 8 giornate, non sembra al momento poter essere invertito. Al di là delle parole di Juric al termine della partita persa ieri sera contro l'Inter, la squadra in campo non sembra avere un'identità ben precisa, con giocatori snaturati e spesso sacrificati in fase difensiva (vedi Dybala), e soprattutto non pare avere una chiara idea di gioco. E la famiglia Friedkin, che invece con l'arrivo in panchina del croato si aspettava un immediato cambio di marcia, avrebbe già esaurito la pazienza.
Secondo Adnkronos la proprietà americana non intende aspettare ulteriormente e sarebbe pronta ad intervenire in maniera tempestiva. Il pessimo inizio di stagione sta già mettendo a rischio gli obiettivi estivi, e c'è bisogno di una scossa immediata. A questo punto potrebbe subito saltare la panchina di Juric, con il club che però a quel punto sarebbe praticamente "costretto" a richiamare Daniele De Rossi, ancora a libro paga della società e unica scelta economicamente sostenibile, visto che in caso di esonero anche l'ex Verona e Torino continuerebbe ad esser pagato.
Nella Capitale aumentano le voci su un possibile ritorno dell'ex centrocampista a Trigoria, anche se ci sarebbe da capire una cosa: De Rossi sarebbe disposto a tornare?
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