Nell'estate 2022, scaduto il proprio contratto con il Milan, Alessio Romagnoli ha compiuto una scelta di cuore firmando per la squadra per la quale ha fatto sempre il tifo, la Lazio. Alla sua prima stagione in biancoceleste è riuscito a tenere un rendimento altissimo, guidando con autorevolezza una delle migliori difese della Serie A.
In questo inizio di stagione il difensore, come tutta la squadra biancoceleste, sta trovando maggiori difficoltà. Ha parlato anche di questo in una lunga intervista rilasciata a cittaceleste.it, in cui ha anche rivelato un inedito retroscena sul suo addio al Milan.
Romagnoli, la Lazio e Sarri
"Per me indossare la maglia della Lazio significa coronare il sogno che avevo da bambino, è un orgoglio e un’emozione, qualcosa anche difficile da spiegare", ha esordito il classe '95 nella sua intervsita. Poi l'elogio al proprio allenatore Maurizio Sarri: "Penso sia il migliore he ho avuto fino a oggi, ero curioso di vedere come lavorasse con la linea. Non dimentico gli altri allenatori che ho avuto: per me tutti sono ottimi mister. Ognuno ha le proprie caratteristiche, ma nel complesso per quello che piace a me Sarri lo metto come primo, perché cura in modo maniacale la linea difensiva, perché ha dei concetti con la palla che a me piacciono molto. È veramente un mister molto molto forte".
L'addio al Milan
Nell'intervista viene chiesto a Romagnoli il motivo del divorzio dal Milan a parametro zero. Su questo il difensore è piuttosto chiaro: "Non lo so, ma è una domanda che va fatta ai direttori dell’epoca e non a me. Non mi sono sentito abbandonato, ma avevo un accordo con loro e poi non si è deciso di continuare. Loro hanno fatto altre scelte, io ho fatto le mie ed è finita così, in modo molto sereno e pacifico. Con il Milan ho passato sette anni, l’ho sempre detto: è un periodo della mia vita molto bello e che porterò sempre nel mio cuore. Potrò solo parlare bene del Milan".