Sabatini svela il lato oscuro della Roma e attacca De Rossi: "Ho saputo cose inquietanti"

In un'intervista a Radio Serie A, l'ex ds della Roma Walter Sabatini ha rivelato alcune dinamiche aziendali imposte dalla nuova società
calcio italiano29/08/2024 • 05:53
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Quando parla Walter Sabatini non è mai banale, l'ex ds giallorosso a Radio Serie A ha preso di mira la società Roma rivelando cosa accade nel dietro le quinte.

"Cose inascoltabili su De Rossi"

"Mi sono state riferite cose inascoltabili che riguardano De Rossi - ha dichiarato Sabatini a Radio Serie A non entrando nello specifico -. Il problema della Roma non è la rosa, ma ben altro. È che a Trigoria 'Dio è morto', e non voglio offendere nessuno ma faccio riferimento a un brano di Guccini. È morto perché è stato soppresso il sentimento, il rispetto, la lealtà. Faccio riferimento a cose che mi dicono, chi lavorava fino a un mese fa nella Roma mi ha raccontato cose che con garbo definisco inquietanti. Sono stati allontanati collaboratori di grande storia nella Roma, allontanati in maniera brusca, coatta. Gli è stato solo comunicato il licenziamento senza motivazioni, fatti accompagnare dalla vigilanza nei loro uffici a prendere le loro cose, perché temevano sabotaggi".

 

La Roma era già stata al centro di polemiche quando era diventata pubblica la notizia del licenziamento di un'impiegata vittima di revenge porn. Inoltre proprio ieri è uscita la notizia di un litigio tra De Rossi e Cristante che denota un clima poco disteso in quel di Trigoria.

Il caso Bruno Conti

Poi il dirigente perugino ha raccontato un aneddoto riguardante Bruno Conti: "Quando accadono queste cose non c’è futuro per un club. Il calcio vive ancora di sentimenti, che si trasmettono per osmosi. Se l’atmosfera è quella la squadra rimarrà arida. Dico un’altra cosa, insulsa. Un uomo come Bruno Conti, una leggenda del calcio, non solo giocato, miglior giocatore del Mondiale ’82 su Maradona, Rummenigge, Falcao, è stato straordinario anche da dirigente. Il calcio gli deve tantissimo, ha preso e accompagnato bambini fino alla Serie A. Il 30% dei giocatori del panorama nazionale escono da Trigoria. A quest’uomo viene negato l’ingresso al ristorante. È un insulto al calcio. Io non so come fanno le cose a Trigoria, ci sono impiegati che si sentono dirigenti. Vietare l’ingresso al ristorante a Bruno Conti offende il calcio internazionale, non solo romano. Con Bruno tra l’altro ho parlato l’altro ieri ed era molto rammaricato e deluso. Io amo il calcio e tutto quello che gira dentro e fuori dal calcio, non posso sopportarla questa cosa. Conti ha prodotto ricchezza per la Roma, non è solo una leggenda riconosciuta in tutto il mondo".

 

Sulla questione è intervenuto lo stesso Conti che ha smentito tutto: "Non è mai accaduto che mi abbiano impedito l’accesso al ristorante di Trigoria. Il mio rapporto con la mia società è sempre stato idilliaco. La famiglia Friedkin mi ha sempre tributato un grande rispetto che io ricambio".

 

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Tags :Roma

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