L’ex presidente della Sampdoria, e tuttora proprietario del club, Massimo Ferrero, è tornato a parlare della delicatissima situazione del club blucerchiato, alle prese con grossi debiti ed un futuro che è sempre più un’incognita. L’imprenditore, a cui è stato tolto il controllo della società dal Dicembre 2021 in seguito ad accuse di bancarotta e reati societari, per le quali è anche finito in carcere, ha sparato a zero contro l’attuale dirigenza puntando il dito in particolare sul presidente Marco Lanna, per il quale ha riservato parole non certo lusinghiere.
Ferrero al veleno
Parlando a Cronache di Spogliatoio, Ferrero non ha usato mezzi termini andando dritto al punto: “A me piange il cuore vedere la Sampdoria così, nove anni di lavoro buttati nel cesso. La Sampdoria non merita questo, la colpa è di chi la gestisce, Lanna è il peggior presidente. Non lo fa apposta, va a farsi battere le mani, perdi tre a zero e ti fai battere le mani, lasciamo perdere mi viene da piangere“. Poi sulla situazione finanziaria: “Ma quale debito dobbiamo saldare? Per quanto ne so, sono 110 milioni. Per altri problemi dovete chiedere agli addetti ai lavori. Io ho lasciato la Sampdoria in ottima salute, non eravamo ricchi ma mi piange il cuore nel vedere questa situazione“.
“35/40 milioni il prezzo corretto”
“Il signor Lanna – continua Ferrero – che è un dirigente messo dalla famiglia, è una brava persona ma è il peggior presidente nella storia della Samp. I risultati parlano. Io non mi occupo della Sampdoria da 13 o 14 mesi, da quando mi è successa una disgrazia. E da lì i tifosi hanno cantato la canzone ‘più giù, fino a incontrare il blu‘. Noi siamo i proprietari, ma non lo gestiamo più. Cessione? Se il trustee dice 35-40 milioni, secondo me il prezzo è corretto”.
Ferrero ha poi parlato della trattativa con il gruppo Vialli: “Si sono ritirati gli americani, mica io. Ho un contratto firmato di 80 milioni, poi andavamo male. Io presi Di Francesco e loro ridussero la spesa a 40 dopo sei giornate deludenti. Mandai via il tecnico e arrivai a 53 punti. Il calcio è un’altra storia“, ha concluso.