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SARANNO FAMOSI - Alex Jimenez, il "piccolo Theo Hernandez" che potrebbe sostituire il terzino del Milan

Spagnolo, 19 anni, cresciuto nelle giovanili del Real Madrid: conosciamo meglio il talento rossonero che potrebbe essere schierato presto da Fonseca
calcio italiano11/11/2024 • 14:05
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Un "piccolo Theo" per far rifiatare quello più... "grande". E in generale, una freccia in più per il Milan. Terzino di spinta, utilizzabile sia a sinistra che a destra ma eventualmente anche da ala: Álex Jiménez può essere la nuova risorsa sulla fascia rossonera. Nuova, si fa per dire. Già, perché il classe 2005 cresciuto nel vivaio del Real Madrid - club che detiene ancora la "recompra" - è entrato a far parte della prima squadra ormai da diversi mesi (Pioli lo ha fatto esordire lo scorso gennaio, prima in Coppa Italia e poi in Serie A). Ma adesso, con un Theo Hernández scarico e ultimamente piuttosto deludente, Fonseca potrebbe ricorrere alla "cura Leao": relegare il francese più spesso in panchina, per stimolarlo a dare di più e a tornare ai suoi livelli. Ed è qui che Jiménez può fare al caso del Milan. Lo spagnolo, che a inizio stagione era stato definito da Ibrahimovic il vice Hernández, fin qui è stato convocato cinque volte, ma senza mai scendere in campo (mentre è un punto fermo di Milan Futuro). Ora Fonseca potrebbe puntare su di lui. Con anche l'investitura dello stesso terzino francese, che l'anno scorso aveva definito Jiménez "un piccolo Theo"

Ruolo e caratteristiche tecniche: chi è Álex Jiménez 

Le somiglianze con Hernández sono diverse. Dal ruolo, terzino di spinta, al curriculum: entrambi hanno un passato nel Real Madrid (ma con due percorsi molto diversi). Anche per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, Jiménez ricorda Theo in diversi aspetti: giocatore veloce, con spiccate doti offensive, in grado di martellare la fascia con le sue discese. Ma se il francese gioca praticamente solo da terzino sinistro (al massimo Pioli nella passata stagione, in situazione di emergenza, lo ha utilizzato da difensore centrale), lo spagnolo può essere impiegato in diversi ruoli: laterale sinistro o destro, ma anche esterno d'attacco. Bonera, l'allenatore di Milan Futuro, lo ha provato in più posizioni, a seconda dell'esigenza. 

La carriera di Jimenez: il settore giovanile nel Real Madrid e il debutto con Pioli

Álex Jiménez è nato a Leganes, in Spagna, l'8 maggio 2005. Calcisticamente, ha mosso i primi passi nel Talavera per poi passare, a soli sette anni, nella cantera del Real Madrid. Nei Blancos ha fatto tutta la trafila del settore giovanile fino a giocare nel Castilla, la seconda squadra del club. Nel 2023, poi, il trasferimento in Italia: il Milan lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto, con un ulteriore contro-riscatto in favore del Real. Dopo un'ottima stagione nella Primavera di Abate, con cui ha raggiunto la finale di Youth League, e qualche prova convincente con i grandi (5 presenze tra Serie A e Coppa Italia con la formazione di Pioli), i rossoneri hanno deciso di riscattarlo sborsando circa 5 milioni di euro: il cartellino, quindi, in questo momento è di proprietà del Milan, ma il Real Madrid può riprenderselo esercitando la "recompra" nel 2025 o nel 2026.

Perché ora Jimenez può fare al caso del Milan e di Fonseca

Come detto in apertura, Theo Hernández sta disputando una stagione piena di alti e bassi, con un rendimento poco costante e diverse prove non alla sua l'altezza. Come l'ultima, contro il Cagliari, in cui il francese è stato protagonista in negativo. Fonseca potrebbe cercare di rimediare con la "cura Leao", tenendo più spesso Theo in panchina per motivarlo a dare di più. Fin qui, quando Hernández è stato indisponibile, l'allenatore rossonero ha puntato su Terracciano o Bartesaghi, mai su Jiménez, rimasto sempre in panchina nelle cinque volte in cui è stato convocato. Ma le recenti prestazioni dello spagnolo con Milan Futuro - due gol nelle ultime due partite - potrebbero aver modificato le gerarchie. L'occasione con la prima squadra sembra solo questione di tempo. Poi lì toccherà ad Álex dimostrare, sul campo, di essersi meritato l'appellativo di "piccolo Theo".

 

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Nicolò Brunner
Tags :MILAN

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