Chissà come sarebbe andata. È l'interrogativo che si pone Sarri, ma pure i tifosi di Juventus e Chelsea. L'estate 2019 è stata una sliding door cruciale per la carriera del tecnico italiano, ma che ha anche segnato il passato recente dei bianconeri e dei Blues. In quell'anno, Sarri ha lasciato il club di Londra per volare in direzione Torino: una scelta che, con il senno di poi, non rifarebbe. Nonostante la conquista dello scudetto (l'ultimo vinto dalla Juve). Ad ammetterlo è stato lui stesso in un'intervista a The Sun.
Sarri: "Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea era complicata. Ma è stato un errore"
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Sarri ha confessato i motivi che lo hanno portato a prendere quella decisione: "Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea non era facile. In quel periodo ad Abramovich non era permesso andare in Inghilterra. Lo vedevo solo alle partite all’estero. Ci sentivamo al telefono, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina (Granovskaia, ndr), non c'era un direttore sportivo, la situazione non era chiarissima... Quindi volevo tornare in Italia, ma è stato un errore: sarebbe stato meglio restare lì".
Sarri: "Alla Juve ho vinto lo scudetto, ma la Premier League è un'altra cosa"
Il resto della storia è noto. Quell'estate Sarri si è trasferito alla Juventus: "Abbiamo vinto lo scudetto, ma non è la stessa cosa della Premier League. L'Inghilterra è il massimo livello per giocatori, squadre, club, stadi, tifosi. Per tutto. Quindi mi piacerebbe tornare. Se avessi l'opportunità di essere l'allenatore di una squadra a quello stesso livello, penso che potrei fare anche meglio". E allora, al di là di quello che potrà riservare il futuro, resta la tripla domanda: se nel 2019 Sarri fosse rimasta a Londra, come sarebbero cambiati i destini del tecnico, della Juve e del Chelsea?
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