È la vigilia degli ottavi di finale di Conference League, che vedrà la Lazio impegnata all’Olimpico contro l’AZ Alkmaar, e Maurizio Sarri è intervenuto nella canonica conferenza stampa di presentazione del match. Tra domande sulle condizioni di Immobile e sulla sfida contro gli olandesi, al tecnico biancoceleste è stato anche chiesto un commento sulla sospensione della squalifica di Josè Mourinho. Un argomento sul quale l’ex allenatore di Napoli, Chelsea e Juventus ha tagliato corto rispondendo con una frecciata ironica.
L’ironia di Sarri su Mourinho
L’allenatore biancoceleste ha parlato a lungo delle insidie che riserverà la sfida contro un AZ terzo in Eredivisie ed in grande forma, così come si è soffermato sulle condizioni di Immobile, probabilmente out a causa di un problema muscolare. Ma le risposte più sfiziose le ha riservate alle domande riguardanti il tecnico della Roma Josè Mourinho. Inizialmente a Sarri è stato chiesto di commentare le parole del portoghese relative alla Conference League (“Quella dell’anno scorso aveva un livello più alto di quella attuale): “Un’opinione personale che rispetto ma non condivido“, ha risposto l’allenatore toscano.
La sospensione della squalifica di Mou
A meno di due settimane dall’attesissimo derby della Capitale, quest’anno più che mai importantissimo per la corsa alla prossima Champions League, i giornalisti presenti alla conferenza stampa hanno nuovamente esortato Sarri a parlare del collega giallorosso, chiedendogli stavolta un’opinione sulla sospensione della squalifica dello Special One, paragonando quanto accaduto all’episodio che lo video protagonista la scorsa stagione, quando venne squalificato per due giornate in seguito ad alcune parole dette al milanista Saelemaekers.
“In quell’episodio c’erano due referti diversi tra arbitro e procura federale che erano a due metri. Quindi uno dei due referti non era veritiero“, ha spiegato il tecnico biancoceleste parlando di quella vicenda. Poi ha ironizzato: “Il trattamento di Mourinho? Una sospensione della squalifica per la carriera“. Il derby della Capitale è già iniziato. O meglio, a Roma non finisce mai…
