Dopo le dimissioni di Maurizio Sarri regna il caos in casa Lazio. Al momento le chiavi della squadra sono state affidate al vice allenatore Giovanni Martusciello, che guiderà i biancocelesti almeno fino alla sfida di sabato contro il Frosinone, poi bisognerà capire se Lotito vorrà affidarsi a lui fino a fine stagione o chiamerà qualcun altro. Intanto il Messaggero rivela che Sarri non ha preso benissimo il tradimento del suo vice.
La nuova gestione Martusciello
Si è detto e scritto di tutto dopo le dimissioni di Sarri, ma ieri Immobile in un post di ringraziamento al tecnico toscano ha spazzato via le maldicenze sul rapporto incrinato tra i due, mentre Romagnoli ha smentito la presunta lite con Lotito. Fatto sta che il ritiro punitivo è durato solo un giorno, poi la società ha deciso di lasciar liberi i giocatori avendo già dato Sarri un segnale forte. Ora la squadra non ha più alibi, a partire dalla sfida di sabato a Frosinone.
In quell'occasione la squadra sarà affidata al vice Martusciello, che nel frattempo ha optato una gestione meno rigida della squadra, come richiesto dallo spogliatoio, con allenamenti solo di mattina e più comunicazione tra le parti (ha promessi ai giocatori che prenderà in considerazione il 4-2-3-1 richiesto dai senatori). Il tecnico napoletano vuole giocarsi le sue carte per restare, sfruttando anche l'incertezza della società che non ha ancora deciso se affidare subito la squadra a un allenatore emergente (Klose o Rocchi in pole) o aspettare l'estate per prendere un allenatore più esperto (Tudor, Palladino o Coincecao). Martusciello spera che una vittoria convincente al Benito Stirpe possa spingere Lotito a puntare su di lui.
Sarri si sente tradito
In tutto questo, Sarri non ha preso benissimo la scelta di Martusciello di restare alla Lazio. Va precisato, che non era vincolato a seguire il suo allenatore nelle dimissioni, ma sarebbe stato un atto di rispetto nei suoi confronti. Scrive il Messaggero:
Martusciello coglie al volo la più grande occasione della sua carriera e non guarda indietro: «Se volete, io resto fino a giugno». Sarri si è sentito un po’ tradito come successe con Calzona a Napoli, ma ieri pomeriggio Giovanni lo ha raggiunto nella sua Villa all’Olgiata e c’è stato un chiarimento. Già martedì pomeriggio, dopo aver svuotato il suo armadietto a Formello, Mau aveva convocato lì tutto il suo staff tecnico, dicendo di non seguirlo sulle dimissioni fin quando non si sarebbe trovata una soluzione con i legali per il loro contratto. Altro gesto di altruismo. I preparatori e gli assistenti d’altronde non guadagnano quanto un tecnico ma, per gratitudine e rispetto, sono tutti uniti al suo fianco nella decisione di lasciare la Lazio. Tutti tranne uno. Ranzato, Pasqui e Nenci hanno già risolto (pagamento fino a giugno) e resteranno in carica sino a domani, Losi e Ianni rimarranno fino a lunedì a Formello. Solo Martusciello ha dato disponibilità fino al termine del campionato (ingaggio aumentato), sperando magari nel grande salto definitivo da “primo”. Se le cose non dovessero andare bene a Frosinone o contro la Juventus, però, Giovanni rischierebbe di restare subito col cerino in mano. Forse senza più il ruolo di vice Sarri in futuro e senza la Lazio.
Le precisazioni di Martusciello
"Non ho mai pronunciato parole che potessero andare contro la squadra, contro Sarri, di cui ho profonda stima, o altre componenti - ha voluto precisare il nuovo allenatore ad interim della Lazio -. Ho semplicemente dato la mia disponibilità alla società, che mi ha prospettato questa possibilità. Non si può sminuire il lavoro che è stato portato a termine finora, così come nessuno potrà minare l’impegno che d’ora in poi verrà ulteriormente profuso".