"Una partita speciale, specialissima". Matias Soulé definisce così Roma-Juventus. D'altronde, è la 'sua' partita: il presente che incontra il passato. E che potrebbe incidere sul futuro delle due squadre. Il fantasista argentino, arrivato nella Capitale in estate per circa 30 milioni di euro dopo essere stato per cinque anni di proprietà dei bianconeri, non vede l'ora di giocare il big match dell'Olimpico. Una sfida già di per sé speciale, resa specialissima dalla posta in palio: "La gara di domenica sarà ancora più particolare per la classifica: noi e loro - ha raccontato l'ex di turno a La Stampa - ci giochiamo un posto in Champions".
Soulé: "A gennaio la Juve mi comunicò che dovevano vendermi per fare cassa"
Soulé avrebbe potuto disputare il match di domenica sera con la maglia della Juve. Uno scenario che però non potrà realizzarsi, perché la scorsa estate il club bianconero ha deciso di 'sacrificare' l'argentino: "Mentre giocavo col Frosinone, ero di proprietà della Juventus e pensavo di tornare in bianconero. Durante il mercato di gennaio comunicarono che mi dovevano vendere per incassare soldi, forse a una squadra araba. Quella trattativa non si è concretizzata, ma quando sono partito per il ritiro estivo sapevo già che sarei dovuto andare via. Thiago Motta? Scherzava molto con me. Mi diceva di rimanere, ma sapeva la situazione".
Soulé: "Dalla prima chiamata della Roma avevo già capito che sarei venuto qui"
E allora è entrata in scena la Roma, che ha puntato forte su Soulé: "Un giorno mi ha telefonato il mio procuratore dicendomi che mi voleva la Roma. Ho approfondito l’interesse, parlato con De Rossi e i proprietari e mi hanno convinto. Dalla prima chiamata della Roma avevo già capito che sarei venuto qui. Dopo qualche giorno di attesa, con qualche timore che potesse saltare, il trasferimento si è concluso per il meglio". Da lì, è iniziata la sua avventura giallorossa. Ora Mati sfiderà il suo passato. E se dovesse segnare, esulterebbe? "Non ci ho ancora pensato, vediamo. Normalmente, non esulto". La sua risposta non esclude nulla: potrebbe accadere di tutto. D'altronde, per Soulé, sarà una partita speciale. Anzi, specialissima.
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