La Juventus si lecca le ferite dopo l'eliminazione dalla Champions League, ma Thiago Motta non vuole perdere tempo a guardare indietro. Il tecnico bianconero ha affrontato la stampa alla vigilia della trasferta contro il Cagliari, consapevole della delusione generale ma determinato a ripartire immediatamente.
Le parole del tecnico
"Sono triste e arrabbiato, vi basta guardarmi in faccia per capirlo. Lo sono io, lo sono i giocatori e lo è il club", ha esordito Motta in conferenza stampa. "Volevamo essere agli ottavi, ma non ci siamo qualificati perché il PSV li ha meritati di più. Rifarei le stesse scelte a Eindhoven? Non ha senso guardare indietro, io sono il primo a essere autocritico. Bisogna andare avanti dritti, la strada è giusta".
Dopo la delusione europea, la Juventus è chiamata a difendere la posizione in campionato, dove è reduce da tre vittorie consecutive contro Empoli, Como e Inter. "Dopo una delusione del genere, la cosa migliore è entrare in campo e affrontare una partita complicata come quella di Cagliari. Il nostro obiettivo è vincere domani", ha affermato Motta.
Riguardo al cambiamento nello stile di gioco della Juventus, il tecnico ha spiegato: "Sì, è vero, adesso siamo più verticali. Possesso o non possesso, quello che conta è vincere le partite. Ogni occasione è buona per migliorare. A Eindhoven, dopo il 60', abbiamo fatto più fatica a contrastare la crescita e l'intensità del PSV. Non è che gli olandesi siano stati superiori, ma hanno meritato di più".
Infine, una battuta su Dusan Vlahovic, al centro delle discussioni sulle scelte di formazione: "Può giocare titolare... come tutti", ha tagliato corto Motta, lasciando intendere che nessuno abbia il posto assicurato.
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