Francesco Totti in una diretta twitch su Be.Pi Tv ha parlato di vari argomenti, da Zaniolo a Kasdorp, da Mourinho a Spalletti finendo con Osimhen e Cristiano Ronaldo.
Totti parla del dualismo Maradona-Messi e del caso CR7
L’ex capitano della Roma parla del diez argentino e del paragone col Pibe: “Maradona è il calcio, Messi è il più forte al mondo ma è sotto Maradona. È un Mondiale bello, vederlo dal vivo fa un certo effetto e per un giocatore questa è la competizione più importante al mondo. Vincere la Coppa è qualcosa che poi ti porti dentro tutta la vita. L’Italia del 2006? Sarebbe arrivata tra le prime quattro anche qui”.
Totti rivela di rivedere in Cristiano Ronaldo quello che ha vissuto lui: ““Da fuori mi sembra un po’ di rivedere la mia storia, ma da fuori è difficile giudicare. Quello che è successo lo sanno solo loro, ma parliamo di uno dei due o tre migliori al mondo e quindi merita rispetto“.
Totti tende la mano a Spalletti e parla di Mourinho
Dopo 5 anni dal suo addio al calcio, Totti dissotterra l’ascia di guerra nei confronti di Spalletti: “Mi concesse 16 minuti? Sono stato fortunato quel giorno. Quella standing ovation mi resterà sempre dentro. Più stavo bene e meno venivo preso in considerazione. Ogni volta che entravo facevo gol o assist e il match contro il Torino, quando entrai e feci due gol, è stata una gioia che metto sotto solo allo scudetto e al Mondiale. Mi piacerebbe però parlare con lui un giorno di quello che è successo, in pochi sono capaci di mettere la squadra in campo come lui. Il suo Napoli mi piace tantissimo e dimostra che è ancora uno degli allenatori più forti in circolazione“.
Totti si dice contrario all’ipotesi di un Mourinho ct del Portogallo: “Io penso che se ha la possibilità di allenare un club è giusto che continui solo con il club. Caso Karsdorp? Non voglio entrare nella questione perché non conosco i fatti, solo loro sanno quello che è successo ma l’allenatore può permettersi tutto”.
Zaniolo, Osimhen e Vlahovic
“Per crescere serve solo la testa giusta – suggerisce Totti a Zaniolo -. Esistono le categorie nel calcio. C’è il giocatore bravo, il campione e il fenomeno. L’importante è credere in se stessi e imparare a crescere prima fuori dal campo, questa è la chiave”.
Infine l’ex 10 della Nazionale incensa il numero 9 del Napoli: “Secondo me è Osimhen. Primo perché fa gol, quando gli capita la palla segna. E poi si mette a disposizione della squadra. È sempre al posto giusto nel momento giusto. Vlahovic? Parliamo di un altro grande giocatore, prima o poi dimostrerà le sue qualità”.