Igor Tudor è ufficialmente il nuovo allenatore della Juventus. Il tecnico croato, già protagonista con la maglia bianconera per quasi 8 anni da giocatore e per una stagione da vice allenatore al fianco di Andrea Pirlo, inizia oggi il suo terzo capitolo con la Vecchia Signora.
I dettagli del contratto
Un percorso lungo e pieno di sacrifici, che lo ha riportato alla guida della prima squadra grazie a un contratto di tre mesi, con opzione per il 2026. Percepirà un compenso di circa 500 mila euro, come riportato da Calcio e Finanza, mentre per un eventuale rinnovo si parla di un contratto da due milioni di euro per la stagione 2025/2026. Un accordo decisamente insolito nel mondo del calcio, ancora più inusuale se si considera la possibilità per la Juve di interrompere il rapporto entro luglio 2025.
Quando pagò per allenare a Torino
Per Tudor, però, questa avventura è molto più di un semplice incarico professionale: è una scelta di cuore fatta per un club che ha sempre amato. La sua storia con i bianconeri è ricca di episodi che testimoniano un legame autentico e profondo. E uno dei più eclatanti risale al 2020, quando fu chiamato a Torino per affiancare Andrea Pirlo nel suo esordio da allenatore. All’epoca, Tudor era ancora legato contrattualmente all’Hajduk Spalato, che inizialmente chiese un milione di euro per liberarlo, cifra poi ridotta a 450 mila euro. La Juventus non voleva rinunciare a lui e, quando l’accordo sembrava ancora lontano, fu proprio Tudor a compiere un gesto sorprendente: pagò di tasca propria 150 mila euro per liberarsi dal contratto, lasciando al club torinese la parte restante. Un sacrificio che non tutti sarebbero stati disposti a fare.
Ma al di là delle cifre, la vera sfida per il tecnico croato sarà quella di portare la Juve a centrare i suoi obiettivi stagionali: qualificazione in Champions League e una buona figura nel Mondiale per Club.
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