Da tifare in Curva a giocare sotto la Curva il passo è breve. O almeno lo è stato per Stefano Turati, portiere del Frosinone che domani a San Siro affronterà l'Inter, la sua squadra del cuore. La stessa che, solo sei mesi fa allo Stadio Olimpico durante la finale di Coppa Italia, sosteneva come un interista qualsiasi. In piedi, nel settore dedicato ai nerazzurri, a petto nudo, mimetizzato tra gli altri tifosi, pronto a esultare ai gol di Lautaro: un'immagine genuina e spontanea, ma che tra poche ore dovrà rappresentare solamente il passato.
Turati all'Olimpico per tifare l'Inter in finale di Coppa Italia con la Fiorentina
Mercoledì 24 maggio 2023, all'Olimpico si disputa la finale di Coppa Italia: Inter-Fiorentina. La Curva Nord, lo spicchio di stadio riservato alla squadra nerazzurra, è piena di tifosi interisti. Tra questi, però, ce n'è uno speciale: Stefano Turati. Il portiere, che ha appena conquistato il campionato di Serie B con il suo Frosinone, viene immortalato dalle telecamere di Mediaset.
Turati: "Sono malato di Inter, sogno di diventarne il capitano"
Una fede, quella interista, che Turati non ha mai nascosto. Cresciuto nel settore giovanile del Biscione, il portiere si è trasferito a 15 anni al Renate e poi al Sassuolo. Ma la passione per i colori nerazzurri non è mai svanita, anzi: "Il mio sogno - ha svelato in un'intervista - è diventare capitano dell'Inter. Sono malato di Inter, quando da ragazzino mi scartarono volevo smettere. Non ero determinato a diventare un calciatore a tutti i costi, è grazie a mia mamma se sono arrivato qua". Ora, però, la sua carriera è arrivata alla fase successiva, gioca in Serie A. Ma domani sarà un giorno speciale per lui: contro il suo passato, contro la squadra del suo cuore.