Zazzaroni contro il giornalismo sportivo italiano
Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni nell'edizione di oggi attacca duramente le testate giornalistiche italiane. In particolare attacca la Gazzetta dello Sport, pur non nominandola mai.
Nel pezzo scritto da lui sul Corriere dello Sport, il direttore ha detto: "In tanti anni non avevo mai assistito a un fenomeno simile e altrettanto curioso: giornali importanti che fanno di tutto per evitare che un giocatore, Romelu Lukaku, arrivi alla Juventus e al tempo stesso esaltano - al fine di farlo trattenere - il collega che dovrebbe essere sostituito, venduto: l’incolpevole Dusan Vlahovic.
Prime pagine, pezzesse e pezzogne, fondi di disinvestimento, interviste a tifosi e tifose che devono dichiararsi contrari all’acquisto del centravantone."
E poi l'attacco decisivo: "Uno spettacolo invero originale: come se alcune testate fossero solidali con l’ad dell’Inter Beppe Marotta, impagabile tessitore di rapporti, che Lukaku se l’è visto in qualche modo sfilare da sotto il naso."
Accuse anche a La Stampa
Zazzaroni non ha fatto il nome della Gazzetta, pur riferendosi chiaramente agli articoli scritti nero su rosa. Ma non ha avuto lo stesso trattamento con La Stampa.
Nel caso di questo, fa pure nome e cognome del giornalista: "La demolizione dell’Uomo Lukaku, la cui colpa è quella di essere un filo volubile (non è il solo), è qualcosa di grottesco, a tratti intollerabile: visto l’andazzo, giorni fa un bravo giornalista de La Stampa, Roberto Pavanello, ha simpaticamente avanzato il sospetto che a uccidere John Fitzgerald Kennedy a Dallas, il 22 novembre di 60 anni fa, sia stato il nonno di Lukaku.
Sono certo che dietro tutto questo non ci sia la mano di Marotta: lui è sempre stato per l’autonomia di pensiero. Già. Ad ogni modo la trattativa prosegue, come finirà ancora non si sa."