C’è un motivo ben preciso per il quale l’ex attaccante dell’Aston Villa Gabriel Agbonlahor ha dichiarato che odierà per il resto della sua vita il suo ex allenatore Roberto Di Matteo. L’episodio risale al 2016 e riguarda il centrocampista bulgaro del club di Birmingham Stiliyan Petrov.
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Dopo la clamorosa vittoria della Champions League con il Chelsea nel 2012 e l’avventura in Germania alla guida dello Schalke 04, Roberto Di Matteo tornò in Inghilterra sulla panchina dell’Aston Villa in Championship. Colonna del club di Birmingham era l’attaccante Gabriel Agbonlahor. Per lui con i Villans più di 300 presenze e la bellezza di 75 goal. Intervenuto a ThreesixtyTV, l’attaccante inglese ha sparato a zero contro il suo ex allenatore: “Lo odierò per il resto della mia vita“, ha dichiarato. Il motivo di questa avversione riguarda da vicino il comportamento dell’allenatore italo-svizzero nei confronti di un’altra leggenda dell’Aston Villa, il centrocampista bulgaro Stiliyan Petrov.
Petrov, la leucemia e il “No” di Di Matteo
Tra il 2005 e il 2012 Petrov ha totalizzato ben 218 gettoni con la maglia dei Villans, fino a quel maledetto mese di Marzo quando gli venne diagnosticata una forma di leucemia acuta. Il bulgaro ai tempi aveva 32 anni. Da quel momento per lui iniziò il calvario della chemioterapia finché ad Agosto 2012 annunciò il suo ritiro dal calcio giocato, benché la malattia fosse in remissione. Nell’estate del 2016, il centrocampista si sentì pronto a tornare a giocare dopo aver perso la maggior parte dei 50 kg messi durante il suo trattamento contro la leucemia. Completò la preparazione con l’Aston Villa, disputando anche alcune amichevoli, ma Di Matteo gli comunicò che non gli avrebbe offerto un contratto, ma “solo” un posto come allenatore delle giovanili.
Agbonlahor contro Di Matteo
Nasce da questo il rancore di Agbonlahor nei confronti dell’allenatore ex Chelsea: “Lo odierò per il resto della mia vita. Qualsiasi altro manager con solo un pizzico di cuore gli avrebbe offerto un contratto a gettone. Avrebbe potuto offrirgli un contratto di un mese, di sei mesi, valutare come stava. Devi essere proprio spietato e senza cuore per non dargli nemmeno una possibilità“. L’odio dell’attaccante è giustificato anche dal legame con Petrov: “Immagina di tornare da quella terribile malattia, rimetterti in forma, perdere tutto quel peso accumulato durante il trattamento. Tornare, fare tutte le corse che i diciannovenni hanno fatto in preparazione…e lui non ti dà niente“. Agbonlahor ha già in mente cosa dirà a Di Matteo in caso dovesse rincontrarlo: “Se mai vedrò Di Matteo, gli dirò ‘Sei una nullità’“.