Da quando è sulla panchina della Lazio, Maurizio Sarri è apparso spesso indolente verso i ritmi frenetici del calcio moderno. Nell’ultima conferenza stampa, alla vigilia di Lazio Inter, il tecnico biancoceleste si è sfogato coi giornalisti presenti, rivelando di non essere più innamorato di questo sport.
L’amaro sfogo di Maurizio Sarri
L’amaro sfogo di Maurizio Sarri alla vigilia del big match tra Lazio e Inter: “In queste due settimane ci siamo allenati a ranghi ridotti, è difficile valutare le reazioni della squadra. Purtroppo il calcio attuale è questo, probabilmente non mi appartiene più perché sono un allenatore da campo. Tutti i mesi facciamo 7 partite in 19 giorni, i giocatori si allenano più con le nazionali che con noi. A noi non capita mai di poterci allenare 4-5 giorni prima delle partite. Non siamo più di fronte a uno sport, ma di fronte a uno show in cui tutte le componenti cercano di spremere soldi agli appassionati di calcio. Io sono vecchio e legato a un altro tipo di calcio, nel senso che ho ancora una visione romantica e non mi ci rivedo più in questo gioco”.
Poi una frecciatina alla federcalcio: “Del terreno dell’Olimpico si sono lamentati in tanti, ma hanno risposto solo a me. Probabilmente sono particolarmente gentili nel rispondermi. Ne ha parlato Mourinho ma non ho sentito risposte e anche la federazione ha valutato un altro terreno di gioco che non fosse quello dell’Olimpico. È un terreno di gioco scadente, ci è stato assicurato che ci saranno dei miglioramenti e aspettiamo”. Chiosa finale con una tirata d’orecchie ai leader della squadra: “Bisognerebbe capire se questi giocatori oltre ad avere una buona mentalità, abbiano la capacità di trascinamento verso il resto del gruppo. Dall’esterno è sempre difficile fare questo tipo di valutazioni. In campo si vedono giocatori che sembra che abbiano una personalità straripante, quando li alleni capisci che non è così. Oppure il contrario”.