Carlo Ancelotti, intervistato da Radio Rai, ha parlato del suo futuro (è stato accostato alla panchina del Brasile) e del Mondiale appena terminato che ha visto Messi alzare la coppa del mondo. Carletto si è soffermato anche sull’eterna rivalità con Cristiano Ronaldo che sta vivendo ormai il suo tramonto.
Ancelotti enigmatico sul suo futuro
Quando gli viene chiesto se allenerà la nazionale brasiliana, il tecnico italiano rimane vago: “Cosa mi riserva il futuro non lo so, vivo alla giornata: per adesso mi trovo molto bene a Madrid, abbiamo molti obiettivi da raggiungere in questa stagione. Ci sarà tempo per pensare al mio futuro. Ho un contratto fino al 30 giugno 2024 e, se il Real Madrid non mi manda via, fino a quel tempo non mi muovo“.
Ancelotti incensa Messi
Inevitabile non parlare del Mondiale appena concluso: “È stato un bel Mondiale, concluso con una bellissima finale e vinto meritatamente dall’Argentina. Secondo me gli argentini hanno trovato convinzione e sono stati trascinati da un Messi fantastico. L’Argentina ha vinto per due motivi: perché ha giocatori bravi e perché ha il migliore, che è Messi; poi, perché è riuscita a supportare questa qualità con degli innesti – mi riferisco ad esempio ad Alvarez ed Enzo Fernandez – ma anche da un collettivo con una certa attitudine difensiva”.
Sul ct dell’Argentina: “Scaloni è stato bravo, ha fatto un lavoro straordinario, ma non ha inventato qualcosa di nuovo: ha solo messo i giocatori al proprio posto e dato loro una buona organizzazione difensiva, supportando il grande talento di Messi, Alvarez e Di Maria. Niente di nuovo, insomma. In finale sono arrivate le squadre che hanno messo in mostra il miglior talento individuale e la migliore organizzazione. In altre parole, non hanno avuto paura di difendere e questo nonostante il talento. Francia e Argentina sono squadre che hanno basato i propri risultati su una buona difesa e sulla qualità dei giocatori”.
Messi e CR7
Ancelotti ha parlato anche dei due giocatori più forti dell’ultimo ventennio: “Il dualismo Messi-Ronaldo ha dato motivazioni a entrambi: in questi anni sono stati gli artefici principali di questo mondo, giocando benissimo e facendo tanti gol. Messi chiude la carriera con la conquista di un Mondiale, CR7 la termina in maniera diversa, ma comunque ha avuto una carriera straordinaria. Soprattutto qui, al Real Madrid, rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi. Non so cosa farà in futuro, ha ancora voglia di competere ad altissimo livello e non credo che il mondo arabo in questo senso possa essere adatto per lui“.