Il calvario di Ansu Fati continua. Alcuni giorni fa, il 19enne si è infortunato e adesso dovrà decidere se tornare in sala operatoria o se optare per un trattamento non invasivo. Il giovane talento del Barcellona, nel corso del primo tempo supplementare della sfida di Copa del Rey contro l’Athletic Bilbao, ha avvertito un fastidio muscolare ed è uscito in lacrime dal campo.
Ansu Fati, il Barcellona spinge per l’intervento ma il giocatore non vuole
Nelle scorse ore, il giocatore ha incontrato lo staff medico ma non vuol sentir parlare di intervento chirurgico. Il 19enne preferisce non operarsi. Ansu Fati l’ha detto chiaramente durante l’incontro, a cui ha partecipato anche la sua famiglia. Il calciatore non vuole tornare in sala operatoria e ritiene che sia meglio effettuare un trattamento conservativo per sanare la sua lesione al tendine prossimale del bicipite femorale sinistro.
L’attaccante non ha dimenticato il calvario degli ultimi mesi. Fati ha una vera avversione a tornare in sala operatoria, soprattutto dopo la disastrosa esperienza vissuta poco più di un anno fa a causa dell’infortunio al menisco del ginocchio sinistro. Per quel problema è finito in sala operatoria ben quattro volte e i tempi di recupero si sono inevitabilmente dilatati, da quattro a undici mesi.
In questo caso, i medici del club gli hanno garantito che, se si operasse, in quattro mesi sarebbe guarito del tutto. Salterebbe quindi questa stagione, ma tornerebbe in forma per quella successiva. Inoltre, hanno insistito sulla necessità di fare un ‘reset’ per ricominciare da zero, in questo caso più a livello mentale che fisico.
I professionisti che lo hanno curato di recente, invece, preferiscono che si sottoponga a un trattamento conservativo e che si eviti la sala operatoria. Con un trattamento non invasivo, la guarigione di Ansu sarebbe più breve, ma lo staff medico del club stima che un’operazione sarebbe più sicura per risolvere il problema in modo più efficace.
Se il giocatore optasse per il metodo conservativo, i tempi di recupero sarebbero notevolmente ridotti, si parla di 8-10 settimane, ma con l’ombra di una possibile ricaduta. In ogni caso la decisione finale spetta al giocatore e dovrà renderla nota nelle prossime ore. Il Barcellona vuole sapere al più presto cosa intende fare il 19enne in modo che si possa mettere al lavoro il prima possibile.