Il nuovo gioiello sfornato dalla cantera del Barcellona si chiama Ansu Fati, 16enne bissau-guineano che gioca nelle giovanili dei blaugrana. Il ragazzo ha esordito in prima squadra domenica, nell’ultimo quarto d’ora della partita col Real Betis, mettendo in mostra tutto il suo talento. È il secondo più giovane esordiente in blaugrana (dietro solo per ventina di giorni a Vicente Martinez Alama), meglio di Lionel Messi e Bojan Krkic.
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ANSU FATI E LA STORIA DEGLI SCARPINI
L’esordio in Liga, l’abbraccio dopo la partita con Leo Messi con tanto di complimenti sui social, hanno suggellato una giornata perfetta. Ma Ansu Fati ha rischiato di non viverlo mai quel giorno. Arrivato nella Masia nel 2012 a soli 10 anni, aveva subito bruciato le tappe. Poi nel 2015 la frattura alla tibia e al perone che ne ha rallentato la crescita. Un anno fermo, anche a causa dalla sospensione inflitta dalla Fifa per indagini su tesseramenti illeciti dei giovani del Barcellona. Il ragazzo si era depresso, anche perché non riusciva più a rendere come prima. Poi la svolta, una chiacchierata con Victor Valdes, attuale allenatore della Juvenil A.
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“Aveva dolore ai piedi per colpa degli scarpini, difatti erano un disastro – ha raccontato l’ex portiere spagnolo -. Siamo andati a comprarne un paio nuovo e ha ricominciato a giocare bene. Nessuno aveva capito che la colpa era degli scarpini. Sono contento per lui e devo ringraziare Valverde per avergli dato questa possibilità. È un talento purissimo ma deve essere lasciato libero in campo, senza ingabbiarlo in schemi. Con i big ha ben figurato. Non ho dubbi che possa diventare anche lui un grande giocatore”.
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