Quando il designatore sceglie gli arbitri per le gare internazionali l’ultimo nome che le italiane vogliono leggere è quello del fischietto turco Cüneyt Çakır. Il 44enne di Istanbul sta diventando l’incubo dei club di Serie A, e gli errori commessi nella sfida di Champions League tra Milan e Atlètico Madrid sono solo gli ultimi di una lunga serie che coinvolge anche la Nazionale Italiana.
Cakir, l’incubo italiano
Per ben 32 volte Cüneyt Çakır è stato chiamato a dirigere una partita di squadre italiane, comprese le nazionali. Il bilancio è tutto un programma e recita 10 vittorie, 4 pareggi e addirittura 18 sconfitte. Numeri che ovviamente non dicono tutto, ma che rendono bene l’idea di quanto il rapporto tra l’Italia e il 44enne agente assicurativo non sia certo dei più idilliaci. E le “sviste” della recentissima gara di Champions tra Milan e Atlètico hanno riportato alla mente altri episodi non certo piacevoli…

Nazionale
L’arbitro Cakir ad esempio fa riaffiorare une delle pagine più buie del calcio italiano: la mancata qualificazione della Nazionale di Ventura ai Mondiali di Russia 2018. Il fischietto turco nella gara d’andata dello spareggio tra Svezia e Italia fu protagonista di una serie di decisioni alquanto opinabili, soprattutto sulla gestione dei cartellini. “Ha ammonito le persone sbagliate“, tuonò l’allora presidente della Figc Tavecchio. Non che qualche cartellino avrebbe cambiato l’esito della qualificazione…

Juventus
Se lo ricordano bene anche i tifosi della Juventus l’arbitro Cakir, quando nel 2015 venne designato per arbitrare la finale di Champions League tra i bianconeri ed il Barcellona. Con la partita sull’1-1 il fischietto turco decise di negare un evidentissimo rigore a favore della squadra di Allegri per fallo di Dani Alves su Paul Pogba. La partita finì poi 3-1 per i blaugrana, ma forse quel penalty avrebbe potuto indirizzare la partita su un altro binario.

Roma
Dal 2015 al 2019, ecco che le strade delle italiane e dell’arbitro turco si incrociarono di nuovo. Quella volta toccò alla Roma avere a che fare con l’assicuratore di Istanbul. Si giocava il ritorno dell’ottavo di finale di Champions tra i giallorossi ed il Porto, e Cakir, dopo aver assegnato un rigore con l’aiuto del Var ai lusitani, ne negò uno abbastanza netto alla squadra ai tempi allenata da Di Francesco per fallo di Marega su Schick. “Sono stufo di questa m****“, dichiarò a fine gara un infuriato James Pallotta.

A 44 anni l’arbitro turco è ormai prossimo al giorno del pensionamento, almeno in campo internazionale. Prima di quella data tanto attesa dalle italiane però, il designatore europeo Rosetti potrebbe anche evitare di sceglierlo per le gare dei club di casa nostra…