Infortunato cronico per il suo club, il Real Madrid; sempre pronto ed in prima linea per la propria nazionale, il Galles. Questo in estrema sintesi l’ultimo anno di Gareth Bale, il quale da fine Agosto ad oggi con la maglia delle Merengues ha collezionato la miseria di 78 minuti nel mese di Febbraio. Troppo poco per un giocatore da oltre 30 milioni di euro a stagione, il quale con ogni probabilità lascerà la Spagna al termine della stagione. Ma non prima di aver ricevuto qualche altro attacco da tifosi e stampa. Come quello, feroce, lanciato dal noto quotidiano sportivo spagnolo Marca, che ha etichettato il gallese come un “parassita”.
L’attacco di Marca a Bale
“Il parassita Bale proveniva dalla fredda e piovosa Gran Bretagna. Si è stabilito in Spagna, al Real Madrid, dove ha prima mostrato diligenza e amore per il club, poi la sua indole lo ha portato a succhiare sangue senza dare nulla in cambio. Beh, più del sangue, ha succhiato e succhia ancora gli euro del club“. Inizia così il durissimo attacco di Marca a Bale in un articolo a firma del giornalista Manuel Julia Dorado. Ma l’offensiva contro il gallese non si ferma certo qui, anzi, i toni si inaspriscono ulteriormente: “A differenza di altri simili, come la pulce o il pidocchio, il parassita Bale non provoca prurito o malattie, ma dopo aver succhiato lo deride, mostrando disprezzo“.
Dorado nel suo articolo ripercorre alcuni episodi dell’esperienza madrilena di Bale: “Ride, applaude, si butta a terra, canta, come in una specie di cerimonia, che per fortuna, come tutte le disgrazie, ha una data di scadenza“. Le rimostranze di Marca derivano soprattutto dal fatto che Bale non è sceso in campo con il Real Madrid nella disfatta contro il Barcellona ma si sia reso disponibile (e si sia allenato) con il Galles. Quando è stato invitato a chiarire la situazione, il gallese ha detto: “Non ho bisogno di chiarire nulla. Non ho bisogno di dare spiegazioni a nessuno da usare contro di me. Adesso va tutto bene, non ho problemi“. Forse però qualche problema ce l’ha il Real…