Dal campo di calcio al circuito de la Sarthe di Le Mans. Fabien Barthez, dopo il ritiro dal mondo del pallone, si è messo al volante e ora si prepara a correre nella sua quarta gara di Le Mans. La sua iconica testa calva baciata dal compagno di squadra francese Laurent Blanc ai Mondiali del 1998 è un ricordo che vive ancora, ma Barthez ormai ha cambiato vita. Il 49enne, considerato uno dei migliori portieri francesi di sempre, è ora un pilota da corsa.
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Barthez, dal campo da calcio alla 24 ore di Le Mans: quarta gara per l’ex portiere
Fabien lascia il calcio nel 2007 e comincia da subito a dedicarsi al mondo automobilistico. Nel 2008 gareggia nella Porsche Carrera Cup France e l’anno successivo entra nel campionato francese GT, nella serie Bioracing e nella Caterham Sigma Cup France. Nel 2010, ottiene il suo primo podio, al campionato FFSA GT in gara uno. La sua carriera automobilistica raggiunge il culmine nel 2013, quando diventa campione di Francia GT, insieme a Morgan Moullin-Traffort. Ma il Campione del Mondo ’98 si mette ulteriormente alla prova, partecipando alla sua prima gara della 24 Ore di Le Mans nel 2014. Il francese ha concluso con un 29esimo posto assoluto e un nono posto nella classe LMGTE Am, alla guida della Ferrari 458 del Team Sofrev ASP. Nel 2016 fonda un suo team con l’ex campione di F1 Olivier Panis, con l’obiettivo di correre ancora a Le Mans.
Ci riesce nel 2016, ma fallisce nel 2017, quando è costretto a ritirarsi prima della gara a causa di un guasto. E ora, ci riprova per la quarta volta, con l’obiettivo di acciuffare un nuovo successo. Fabien, comunque, non ha abbandonato definitivamente il mondo del calcio. Nel novembre 2020 è tornato al Tolosa per ricoprire il ruolo di consulente. L’estremo difensore battuto da Fabio Grosso nel 2006 avrà il compito di far crescere i portieri del club di Ligue 2: “La mia passione mi ha spinto a mettermi in gioco”.
