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Biasin: “Futuro di Inzaghi già segnato? Chiacchiere! Al Milan ruberei Tonali”. Poi scherza sulle parole di Tananai

calcio30/03/2023 • 15:29
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La redazione di Chiamarsibomber.com ha intervistato in esclusiva Fabrizio Biasin, cronista e autore comasco, tra i giornalisti italiani più seguiti sui social, nonché grande tifoso interista. Biasin ha risposto a diverse nostre domande sul campionato dei nerazzurri, sul Milan e sull’inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus. Ecco cosa ci ha risposto:

Ciao Biasin, dai un voto alla stagione dell’Inter fin qui

Non è giudicabile ancora, le valutazioni si fanno alla fine: questa stagione può finire con un’insufficienza o con un 10 e lode. Al momento il mio giudizio è sospeso.

Tra i calciatori nerazzurri, chi secondo te è stata la rivelazione e chi il flop?

Faccio due nomi: Acerbi e Calhanoglu. Acerbi rispetto alle premesse ha performato meglio diventando una garanzia, anche Calhanoglu ha fatto benissimo in un ruolo non suo, peccato si sia infortunato proprio adesso. Le delusioni direi Lukaku che ha fatto poco rispetto al suo potenziale e Dumfries su cui puntavo molto ma si è spento soprattutto dopo il Mondiale.

Acerbi è la rivelazione dell’Inter secondo Biasin

A proposito di Calhanoglu che è tornato malconcio dalla nazionale, quanto peserà questa assenza?

Tantissimo perché sta per iniziare il periodo più intasato della storia recente del calcio con 9 partite in un mese, praticamente una ogni 3 giorni. L’assenza di un giocatore così determinante è un bel problema. La consolazione è che al suo posto giocherà Marcelo Brozovic che reputo uno dei giocatori più forti nel suo ruolo quando è in forma.

Cosa pensi di Simone Inzaghi?

Sono sul suo carro, in questo periodo in tanti lo stanno massacrando e in molti l’hanno già liquidato. Ha commesso degli errori e può crescere ma penso che abbia anche delle attenuanti e che si tende sempre a vedere il brutto delle cose. Però va anche considerato che ha riportato l’Inter ai quarti di Champions League dopo un’eternità e nelle coppe riesce sempre a tirar fuori il meglio dai giocatori. Molti già lo condannano ma io invece spero l’anno prossimo di rivederlo ancora sulla panchina dell’Inter perché significherebbe che la stagione si è conclusa al meglio.

Conoscendo il modus operandi della dirigenza, pensi che il suo futuro possa essere ancora a Milano o è già segnato?

Assolutamente non è segnato, sono chiacchiere. Marotta non è un dirigente che manda via un tecnico così, anche perché meno di un anno fa è stato proprio lui a volerlo confermare. Chiaramente Marotta pretende che la stagione finisca secondo le premesse e se dovesse concludersi male verrà sostituito. È vero che non è arrivato lo scudetto però in Champions era richiesto di arrivare alla fase a eliminazione diretta e l’Inter è andata oltre raggiungendo i quarti. Ora un passettino in più servirebbe a Inzaghi per meritarsi la conferma. Sicuramente non è stato ancora deciso il suo futuro, non avrebbe senso pensare di mandarlo via in questo momento.

Su twitter hai scritto che non ti fidi molto delle parole dell’agente di Bastoni sulla questione rinnovo. Come pensi finirà questa vicenda?

Non è che non mi fido dell’agente di Bastoni, anzi ho apprezzato le sue dichiarazioni, mi ha fatto piacere che abbia detto certe cose. Chiaro che vedendo certe dinamiche, anche di calciatori di altre squadre, col tempo mi sono disilluso. A differenza di quanto facevo in passato, questa volta non mi faccio fregare.

Sempre su twitter hai scritto che firmeresti col sangue pur di vedere l’Inter in semifinale di Champions piuttosto che in finale di Coppa Italia. Pensi che i nerazzurri abbiano le carte in regola per arrivare in fondo?

L’ho scritto perché è utopia che questa Inter possa vincerle tutte. Potendo scegliere banalmente preferirei la semifinale di Champions piuttosto che la finale di Coppa Italia. Penso che l’Inter sia sfavorita con il Benfica che è una squadra molto forte: quest’anno non hanno quasi mai perso, giocano un calcio d’altissimo livello e hanno pochissimi punti deboli. Tuttavia, non è una partita ingiocabile come lo sarebbe stata con Manchester City, Real Madrid o Bayern Monaco. Quindi l’Inter parte sfavorita ma ha le sue chance, sicuramente l’infortunio di Calhanoglu non è un buon punto di partenza.

L’inter della prossima stagione può ripartire da Lukaku?

Torno sul ragionamento fatto prima: ci sono ancora tante partite da giocare, anche lui si deve guadagnare la conferma ma al contrario di Inzaghi che ha già un contratto fino al 2024, Lukaku non ha un contratto e da parte dell’Inter tenerlo rappresenterebbe un investimento importante. Deve far vedere in nerazzurro quello che ha fatto vedere in nazionale. Ha ancora possibilità perché ci sono tante partite importanti da giocare. In questo momento l’Inter non ha ancora deciso il suo futuro. Se dimostrasse che è ancora il calciatore di due stagioni fa, sono convinto che l’Inter lo sforzo lo farebbe ben volentieri altrimenti no. Ricordandoci sempre che il cartellino è ancora in mano al Chelsea e quindi va trovata la quadra anche col club.

Fabrizio Biasin ha paragonato la situazione di Lukaku a quella di mister Inzaghi

Tananai ha detto che l’Inter presto vincerà di nuovo il triplete, pensi che con Zhang sia possibile bissare quanto fatto da Moratti nel 2010?

Devo prima parlare con il mio amico Tananai per capire in che condizioni era quando ha detto questa cosa (ride, ndr). Siccome gli voglio molto bene e lui è riuscito a realizzare sogni incredibili nell’ultimo anno, raggiungendo risultati oltre ogni previsione, io mi fido tantissimo di quello che dice e spero che abbia ragione.

Cosa pensi del Milan di quest’anno e quale calciatore rossonero porteresti in nerazzurro?

Il Milan ha fatto una stagione piena di alti e bassi, però non è giusto parlar male di Pioli e della sua gestione perché ha dimostrato di trovare sempre la quadra nei momenti difficili. L’anno scorso ha vinto lo scudetto facendo qualcosa di grandioso in cui tutti hanno performato oltre le loro capacità e il merito è di tutto il gruppo. Quest’anno i calciatori arrivati nel mercato estivo non hanno dato certezze, magari verranno fuori col tempo, ma nel presente non hanno reso come ci si aspettava. Il Milan avrebbe bisogno di calciatori in grado di fare la differenza subito ma ciò non significa che non possa ancora fare bene e non è così scontato che in Champions passi il Napoli. Del Milan prenderei Tonali, quando era a Brescia era stato accostato all’Inter e mi sarebbe piaciuto perché oltre a essere un bel giocatore mi pare che abbia anche una bella testa. Però lui è molto milanista quindi sarebbe stato complicato vederlo in nerazzurro.

Caso Prisma, pensi che alla fine la Juve riavrà i 15 punti o ci sarà una penalizzazione ancora più pesante?

Premetto e sottolineo che non sono un giudice e quindi posso soltanto dare una mia opinione, penso che alla fine i 15 punti potrebbero essere restituiti alla Juventus e non mi stupirebbe. Però per quanto riguarda le altre accuse inerenti agli stipendi e alle partnership con gli altri club potrebbero essere tolti dei punti. Quindi, secondo me, alla fine glieli ridanno i 15 punti ma gliene toglieranno altri dagli altri processi.

Con ogni probabilità il Napoli vincerà lo scudetto. Non pensi che stia dando una bella lezione di calcio a tutti dimostrando che si può vincere anche con le idee e non solo con i soldi?

Sicuramente ha dato una lezione a me perché a inizio stagione ritenevo il Napoli la quarta forza della serie A e invece non solo l’ha vinta ma ha proprio stritolato i rivali. Non è vero che non sono stati spesi soldi, sono solo stati gestiti meglio sfruttando al massimo i proventi dalle cessioni: ad esempio hanno venduto Koulibaly a 40 mln e hanno preso Kim a 20 mln che si è dimostrato più forte e hanno preso un giocatore fortissimo come Kvaratskhelia. Hanno sfruttato al meglio il cosiddetto player trading.

Un pensiero per Gianni Minà che ci ha lasciato qualche giorno fa?

Chi fa questo lavoro e ha la mia età si è ispirato a Gianni Minà, sperando di fare quella carriera. Lui è riuscito a unire sport e cultura, andando in giro per il mondo mentre oggi noi giornalisti difficilmente riusciamo ad allontanarci più di 100 metri dalla redazione. Aveva un’empatia difficilmente trovabile in un giornalista e infatti tutti i grandi si sono fidati di lui, è stato la stella polare per tanti giornalisti.

Fabrizio Piepoli
Tags :INTER

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