Non è un bel momento per Bobby Duncan, attaccante dell’under 18 del Liverpool. Il ragazzo è il cugino di Steven Gerrard, ma il suo futuro sarà sicuramente (o quasi) lontano dai Reds. La Fiorentina l’ha trattato per tutta l’estate, ma la dirigenza inglese non l’ha voluto dar via. Una sorta di punizione intenta a “bullizzarlo e distruggerlo mentalmente”, almeno stando a quanto dichiara il suo procuratore.
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BOBBY DUNCAN BULLIZZATO DAL LIVERPOOL
“Alcuni mesi fa, addirittura prima della fine del campionato – scrive l’agente Saif Rubie su twitter -, Bobby ha avuto un incontro con la dirigenza del club e l’allenatore dell’academy Alex Inglethorpe nel quale è stato riconosciuto da tutti che Bobby non era felice di continuare al Liverpool. La società ci ha dunque invitato a presentare le offerte di altri club per poterlo liberare”. Sono arrivate le offerte di prestito dalla Fiorentina, disposta addirittura a inserire l’obbligo di riscatto, ma il Liverpool ha rigettato tutte le offerte provocando un “forte stress” nel calciatore: “Bobby è rimasto nella sua stanza per quattro giorni senza mai uscire e ha già detto che non tornerà mai più a giocare per il Liverpool. La nostra unica preoccupazione adesso è la sua salute mentale”.
Poi l’accusa di bullismo: “La dirigenza del Liverpool non ha mai dimostrato il proprio interesse, ci hanno solo comunicato tramite delle lettere che avrebbero punito Bobby e lo avrebbero trattenuto fino a gennaio per insegnargli una lezione. È davvero triste che un club con la storia del Liverpool possa farla franca bullizzando e distruggendo la vita di un giovane uomo come Bobby“. L’ex difensore dei Reds, Jamie Carragher è intervenuto in difesa del suo ex club ammonendo l’agente: “Conosco bene Bobby e la sua famiglia, è giovane e a quell’età tutti vogliamo tutto. Ha giocato in prima squadra nel pre-campionato, dovrebbe accettare la panchina e sfruttare questa stagione per accumulare minuti. Questo è il consiglio che il suo agente dovrebbe dargli”.
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LA RISPOSTA DEL CLUB
La società ha risposto in maniera diplomatica alle pesanti accuse di Rubie: “Il Liverpool Football Club è al corrente e deluso dalle dichiarazioni false e dalle accuse infondate che sono state fatte dai media riguardo a uno dei nostri giocatori. Poiché gli interessi del giocatore sono minati da speculazioni imprecise, dichiarazioni infiammatorie e discorsi pubblici, non faremo ulteriori commenti. Continueremo, comunque, a lavorare privatamente con il giocatore per trovare una soluzione nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti”.
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