Nervi tesi in campo, non solo a Parigi tra giocatori del PSG e del Marsiglia, ma anche in Brasile. La partita tra Manaus e Treze-PB si è conclusa infatti in rissa dopo il pareggio, nel secondo tempo, all’Arena da Amazonia. Ma, mentre al Parco dei Principi le espulsioni dell’arbitro hanno placato momentaneamente gli animi, nel paese sudamericano è dovuta intervenire la Polizia Militare. Gli agenti, dopo il gol dei padroni di casa, sono entrati in campo e hanno usato lo spray al peperoncino per contenere gli animi accesi dei giocatori. Siamo nella Serie C del campionato brasiliano, sesta giornata. Dopo un primo tempo senza grandi emozioni, arriva un secondo tempo davvero frizzante. Gilvan Ferreira dos Santos del Treze, al 53′, realizza la rete del vantaggio. Ma al 97′, a 3 minuti dalla fine, Matheus de Silva Fortes del Manaus regala il pareggio ai padroni di casa.
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Brasile, rissa in campo: polizia attacca giocatori con spray al peperoncino
I giocatori avversari però non ci stanno e, come spiega UOL, vanno a recriminare con il direttore di gara, Ilbert Estevam da Silva. I giocatori del Treze lamentano un possibile fallo non addebitato nel corso dell’azione. La discussione va avanti per 5 minuti, fino a che la Polizia Militare non è costretta a intervenite. Gli animi sono già caldi, ma con l’arrivo degli agenti la situazione precipita. Alcuni giocatori del Treze, come l’estremo difensore Andrey, hanno cominciato a colpire la polizia. I militari hanno prima reagito utilizzando i manganelli, ma hanno deciso poi di cambiare metodo, utilizzando lo spray al peperoncino. Hanno quindi spruzzato sui giocatori lo spray urticante.
Il diverbio è andato avanti per dieci minuti. L’arbitro ha poi deciso di chiudere la partita, nonostante mancassero ancora minuti di gioco. Dallo spogliatoio, il difensore del Treze, Breno Calixto, ha voluto mostrare i segni rossi sui suoi compagni di squadra che, secondo lui, sarebbero stati provocati dallo spray al peperoncino. Il giocatore, sul proprio profilo Twitter, ha postato diverse immagini, esprimendo il proprio disgusto: “Vergogna, vergogna e come sempre non succederà nulla”.