Oggi è il giorno di San Valentino, il giorno degli innamorati, nel nostro calcio degli innamorati del pallone. In queste ore che impazza la notizia di Mauro Icardi derubricato dall’Inter dal ruolo di capitano, noi abbiamo voluto fare un pezzo diverso. Un articolo nostalgico, un articolo d’amore per quella che era la serie A quando era DAVVERO il campionato più bello del mondo.
PREMESSA NOSTALGICA
Se anche tu sei cresciuto giocando a pallone sotto casa con gli amici, tirando calci a un Super Santos che puntualmente si incastrava sotto un’auto. Che la Domenica era sacra perché dopo la lasagna della nonna, c’era la serie A su Telepiù, o per i più poveri Quelli che il Calcio con Fabio Fazio e Paolo Brosio (prima delle visioni di Medjugorje e dei reality show). Se aspettavi le 23:00 per vedere Controcampo condotto dal mitico Sandro Piccinini, con le pagelle di Ziliani. Se anche tu sei cresciuto col calcio fine anni ’90 e inizi anni 2000, allora forse ti scenderà una lacrimuccia leggendo questo articolo.
Nelle ore di cazzeggio, mentre scorrevo i video di Youtube senza un reale interesse, all’improvviso un filmato mi ha destato dal torpore riportandomi indietro con la mente di 20 anni. Il video è preso da Controcampo (ma quant’era bella quella trasmissione?!) e risale a Domenica 29 Agosto 1999: prima giornata di serie A. Nel pomeriggio il Milan ha pareggiato a Lecce 2 a 2, con reti di Savino e Lucarelli per i giallorossi e di Weah e del neo acquisto Shevchenko per i rossoneri. Carlo Pellegatti intervista il numero 9 rossonero, in studio il fantasista dell’Inter Roby Baggio, il tecnico della Roma Fabio Capello e il comico Diego Abatantuono, oltre all’onnipresente Giampiero Mughini.
Weah parla della partita ma d’un tratto vedendo il divin codino inizia a ripetere “è tutto un magna magna generale” suscitando le risate del pubblico. Roby scoppia a ridere e spiega che l’attaccante liberiano lo stava semplicemente imitando. Quando Piccinini lo incalza sul fatto che fosse partito dalla panchina, re George esalta il valore della squadra e di Sheva: “Il Milan ha fatto una grande cose perché lui è bravo, è il più veloce di tutti”.
All’improvviso prende parola Alberto D’Aguanno (mai dimenticato): “Clamoroso al Delle Alpi: pareggio di Kallon” e il pubblico in studio va in visibilio. Piccinini sarcasticamente commenta: “Tutti tifosi della Reggina?!”. Weah però non è felice, spera che la Juventus vinca perché è la sua squadra del cuore: “Sono un grande tifoso della giuve ma quando scendo in campo devo fare il mio lavoro“, ricordando la doppietta segnata l’anno prima alla Vecchia Signora.
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BUON SAN VALENTINO SERIE A
Un’intervista che fa scendere una lacrimuccia rivedendo questi campioni umili e semplici, che avevano la cultura del lavoro e che mettevano la squadra prima dei propri interessi. Quando fare gol o fare un assist ad un compagno era più importante di un post sui social. Quando le discussioni, anche quelle più animate, si affrontavano nello spogliatoio e non coi like su instagram (vedi Brozovic e Icardi).
Non se la prendano gli interisti se è stato menzionato più volte il caso Icardi, ma è solo perché la notizia è ancora calda, nulla di personale. Di casi simili ne potremmo fare a bizzeffe nel calcio di oggi: dall’altra parte di Milano ne sanno qualcosa con l’ex capitano Bonucci. Ridateci il calcio di vent’anni fa, quello bello, quello passionale, quello vero. Ridateci la serie A.