Ciccio Caputo quest’anno è ancora fermo a quota 7 reti stagionali ma negli anni passati, soprattutto nel 2020, si è dimostrato un attaccante prolifico da doppia cifra. Eppure da ragazzino, nessuno voleva puntare su di lui, come ha raccontato a Cronache di Spogliatoio.
Caputo e il provino a Campioni con Ciccio Graziani
La strada per il successo è spesso lunga e tortuosa, lo sa bene Ciccio Caputo che la gavetta se l’è fatta tutta partendo dall’eccellenza pugliese fino ad arrivare in serie A prima col Bari nel 2010 e poi definitivamente con l’Empoli nel 2018. Ciccio gol ha raccontato i primi difficili tempi nel mondo del calcio: “Dopo tante delusioni da bambino, non mi era passata la voglia ma vedevo che non avevo possibilità. I miei genitori non mi hanno mai fatto mancare nulla, mio padre è muratore, mia madre casalinga con tre figli maschi, dovevo fare una scelta ed in quel momento ho dovuto scegliere. Volevo la possibilità di esprimermi e qualcuno che credesse in me, per questo ho ricominciato da capo, dalla prima categoria, fino all’eccellenza”.
Poi la scelta di partecipare al noto reality di Italia 1: “Per sfondare ho partecipato anche a Campioni, un mio amico a mia insaputa mi ha iscritto chiamando in redazione. Mi ha chiamato e mi ha detto di andare a Cava per uno stage per il programma. Sono andato con i miei genitori, c’erano 200 ragazzi. Sembrava un circo. In campo c’era Ciccio Graziani, faccio il percorso che c’era da fare, palleggio, tiro, e mi dicono ‘finito’. Poi sono andato a fare l’intervista e mi hanno detto che mi avrebbero ricontattato. Non so se Ciccio Graziani lo ricorda”.