Dopo lo splendido gol contro la Fiorentina, Nicolò Barella si è preso la scena. Tutti parlano di lui, tutti lo elogiano, tutti ripongono grande fiducia per il futuro della Nazionale, negli ultimi anni avaro di top players. Eppure, Antonio Cassano, un mese fa l’aveva sminuito definendolo (tra le righe) un centrocampista modesto.
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Cassano sminuisce Sensi
“A me Barella non piace – aveva dichiarato Cassano su Twitch -. Se io vedo Pedri del Barcellona, dico “mamma mia, che differenza c’è. Barella però in una grande squadra può e deve servire, perché non ci sono solo gli artisti: è uno che il suo lo fa sempre, fase difensiva, 4-5 gol a campionato, raddoppi. È un giocatore che dentro ci deve stare. Con lui mi piacerebbe vedere un giocatore di grande qualità davanti alla difesa e una mezzala, perché questo Vidal mi pare abbia iniziato la fase discendente. Mi piace di più Locatelli, è un giocatore forte di grande qualità: io nella mia squadra prendo Locatelli. Pure Sensi mi piace di più di Barella“.
Chissà che Fantanonio non abbia cambiato idea dopo le ultime prestazioni del giovane centrocampista dell’Inter, fatto sta che in un’altra intervista, Cassano aveva rincarato la dose: “Il calcio sta andando in una direzione sbagliata. Cinquanta milioni per Barella? Senza parlare di Pirlo, Iniesta e Xavi, allora uno come Thiago Alcantara? È un ‘92, vale sicuramente 4-5 volte in più. Uno basta che corra un po’ e vale tutti quei soldi. Assurdo che giocatori di quantità come Allan o Barella valgano certe cifre”.