Antonio Cassano sbrocca contro Marotta che ieri aveva fatto un paragone tra lui e Barella. “Nicolò è un esempio di come da talento si diventa campione. Ad esempio Cassano è rimasto solo un talento per via del suo carattere”. Questo il sunto da quanto detto dall’ad dell’Inter al Festival dello Sport. Parole che non sono scese all’ex numero 10 della Nazionale che si è scagliato contro il dirigente.
Marotta e Cassano scontro per Barella
Partiamo con ordine, un mese fa Cassano si era scagliato contro Barella dicendo: “Gioca bene in un campionato mediocre come quello italiano. Non mi dice niente, sa solo fare legna. Meglio Locatelli“. Una disamina impietosa verso uno dei talenti più brillanti della nuova generazione calcistica italiana a cui ha risposto Marotta: “Nicolò è uno dei casi della differenza tra talento e campione: da talento, è diventato campione. Cassano, per esempio, da talento non è mai diventato campione. Non ha mai accompagnato le qualità tecniche a quelle umane“.
Dura risposta di Fantantonio durante la Bobo Tv su Twitch: “Marotta si faceva dire che era l’amministratore delegato, ma in realtà l’ad era Umberto Marino, perché lui è un incompetente di calcio e non conosce i giocatori. Chiedeva a me chi erano i giocatori. A livello umano non devo imparare da Marotta: io nella mia vita se sono stato un fenomeno, non mi sono mai venduto ma lui col calcio non c’entra niente. Chiama tutti i giornalisti, perché vuole avere rapporti eccetera, eccetera”.
Un astio nato ai tempi della Sampdoria
Un rancore che parte dai tempi della Samp: “Marotta voleva vendermi alla Fiorentina all’insaputa del presidente. Chiamai Garrone e gli dissi: ‘Presidente se vuole che rimanga mi deve fare un favore, deve cacciare Marotta a giugno‘. E la buonanima del presidente amato e sempre nel mio cuore quando siamo arrivati quarti dopo poco tempo l’ha mandato via. Marotta è ancora avvelenato per quello”.
Poi ancora l’attacco personale: “Io sono stato un fenomeno a giocare a calcio, lui non è mai stato un dirigente capace, perché non capisce di calcio e tutto il mondo lo sa. Sa solo vendersi bene con i giornalisti. Ci tengo a precisare che non ho nulla contro Barella, è stato lui a fare il paragone. Tutto qua. A livello umano Cassano non deve imparare da nessuno, tantomeno da lui che poteva dirmi queste cose in faccia e non per mezzo stampa. Io posso andare a testa alta davanti al mondo intero. A me puoi dire di tutto: sono un pazzo scatenato, dico quello che penso, sbaglio, sono un generoso e ho un cuore grande e non sono una persona di m…a. A livello umano io non ho mai fatto mer…e a nessuno. Ho pagato sulla mia pelle gli errori che ho fatto, ma se Marotta viene a giudicare me e mi fermo… per non toccare altri temi”.
Chiosa finale su un aneddoto di qualche giorno fa: “Alla festa di Ibrahimovic Galliani mi ha abbracciato e mi ha detto ‘Sei uno dei giocatori tecnicamente più forti che abbia mai avuto e sei un bravo ragazzo’. Detto da un dirigente top come lui vale molto di più di Marotta cui giudizio vale quanto il due a coppe e briscola a bastoni”.