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Cellino preoccupato: “Il coronavirus è peggio di prima. Tonali è negativo ma…”

calcio21/08/2020 • 13:02
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Massimo Cellino è stato tra quelli che chiedeva che il campionato non ripartisse. I suoi appelli non sono stati ascoltati ma anzi le malelingue dicevano che lo faceva solo per un interesse personale, per far sì che il Brescia non retrocedesse. La verità è che il patron delle rondinelle, il coronavirus l’ha avuto e sa cosa significa. Adesso si dice scettico sull’inizio della prossima stagione, ancora avvolta da tante nubi.

Cellino preoccupato per il coronavirus

“A mio avviso la seconda ondata di positivi è peggiore della prima – ha spiegato al Corriere della Sera -. Io ho avuto il virus ma senza sintomi, stavolta parliamo di giocatori che hanno 20 anni e sono a letto con la febbre”, ha commentato duramente Cellino. “Se mi aspettavo maggior professionalità da parte dei calciatori? Abbiamo constatato nei mesi passati di poter limitare i danni usando attenzione, senza fare i cretini. Ora con due balli in discoteca i calciatori si sono infettati tutti“.

Il Brescia ha annunciato che un calciatore è risultato positivo al tampone, ma non ha voluto dire il nome: “Il nostro calciatore positivo lo abbiamo scoperto perché era in vacanza e si era sentito male, per questo si è sottoposto al tampone. Tonali? No assolutamente, ma anche lui è in isolamento fiduciario in via precauzionale avendo avuto contatti con giocatori positivi. Ho dato disposizioni a tutti i calciatori di presentarsi in ritiro con test già effettuati, ho paura di radunarli nel centro senza analisi preventive. Poi come società provvederemo a organizzare il secondo tampone. Del resto sarei io il responsabile legale di un eventuale contagio nel gruppo”.

Chiosa finale sulla prossima stagione: Io ho impiegato sessanta giorni prima di negativizzarmi, ecco perché mi chiedo come si possa programmare la prossima stagione. Prima di iniziare avremmo bisogno di regole certe, sapendo ad esempio se gli stadi saranno aperti o chiusi o se lo Stato ci concederà la defiscalizzazione degli stipendi. Dicevano che non volevo riprendere il campionato per paura di retrocedere e invece semplicemente facevo notare che i problemi dell’annata che ancora non si è ancora conclusa si rifletteranno anche sulla prossima“.

Fabrizio Piepoli

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