Copa America a rischio. Il Brasile non vuole giocare in casa e i giocatori chiedono, e ottengono, di parlare con il presidente della Federcalcio, Rogerio Caboclo. La conversazione tra gli atleti e Caboclo si è svolta mercoledì scorso, prima del viaggio della Selecao da Teresópolis a Porto Alegre, dove i verdeoro affronteranno l’Ecuador per le qualificazioni ai Mondiali 2022. I senatori della squadra hanno espresso la loro insoddisfazione per aver scoperto attraverso la stampa e i social network che sarà il Brasile a ospitare il torneo e hanno anche chiesto che la competizione sia sospesa. All’inizio di questa settimana, dopo il ritiro di Colombia e Argentina come sedi del torneo, la Conmebol ha annunciato che la competizione si giocherà in Brasile. Una scelta che la nazionale verdeoro non condivide a causa dei problemi legati alla pandemia. I giocatori hanno quindi incontrato Tite, il suo staff tecnico e anche il presidente Caboclo per discutere di una possibile rinuncia.
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Copa America a rischio, Brasile non vuole giocare in casa: Casemiro salta conferenza
A confermare le voci e il clima teso è il c.t., dopo che il capitano Casemiro non si è presentato in conferenza stampa: “I nostri giocatori hanno un’opinione molto chiara e lealmente l’abbiamo espressa al presidente e la esporranno al pubblico al momento opportuno. Ecco perché il nostro capitano Casemiro è assente oggi. Successivamente – continua Tite – abbiamo chiesto agli atleti di concentrarsi solo sulla partita contro l’Ecuador. È stata una conversazione molto chiara e diretta. Da quel momento in poi anche la posizione degli atleti è stata chiara. Abbiamo una posizione, ma non la diremo subito. La nostra priorità ora è giocare bene e vincere la partita contro l’Ecuador. Dopo queste due partite esprimerò la mia posizione”.
Dopo l’annuncio che la Copa America si giocherà in Brasile, nessun giocatore si è più presentato davanti ai giornalisti. Le conferenze stampa per i calciatori sono state annullate e i cronisti hanno chiesto spiegazioni a Tite: “Inizialmente era una mia richiesta. Oggi è stata una richiesta da parte dei giocatori di non essere qui. Al momento opportuno, si manifesteranno”. Il c.t. ha poi continuato a schivare domande sull’argomento: “La Coppa America è molto importante, ma la cosa più importante è la nostra partita con l’Ecuador. Abbiamo una posizione chiara, ma lascia la nostra mente è sulla partita di domani. Capisco tutti voi e capisco anche che questa posizione è importante e non mi sto tirando indietro”. Il paese sudamericano conta circa 470 mila morti per coronavirus e si aspetta una terza ondata di infezioni alla fine di questo mese.