Tra CR7 e la Juventus sembra ormai finita. Il portoghese, nelle scorse ore, ha lasciato il centro sportivo della Juventus senza prendere parte all’allenamento con il resto della squadra e il suo addio potrebbe essere imminente. La sua prossima destinazione potrebbe essere il Manchester City, unico club candidato per aggiudicarsi il giocatore.
CR7 al City, Rooney contrario: “Io non avrei mai giocato lì o per il Liverpool”
Le notizie si rincorrono, minuto dopo minuto, ma cominciano a emergere anche le prime reazioni. Tra i primi a commentare il possibile approdo di CR7 nella formazione di Pep Guardiola, c’è Wayne Rooney. L’allenatore del Derby County conosce molto bene il portoghese perché è stato suo compagno di squadra ai tempi di Manchester. Manchester sì, ma United non City.
L’ex giocatore, ai microfoni di talkSPORT, ha commentato così questo possibile tradimento di Cristiano Ronaldo: “È interessante, ma non riesco a vederlo con la maglia del City. Non credo che uno con il passato di Cristiano possa andare al City. Penso che tu debba fare ciò che è giusto per te come persona, per la tua famiglia. Qualche giocatore lo ha fatto, ha giocato sia allo United che al City, ma non giocatori del livello di Cristiano”.
L’inglese non vede dunque di buon occhio questo trasferimento e precisa che lui non avrebbe mai fatto una cosa del genere: “Non credo che Cristiano abbia bisogno di passare al City. Io lo vedo al Psg. In ogni caso tutti sanno che io non avrei mai giocato per il Liverpool o il Manchester City. È ovvio, ma siamo tutti diversi”.
Rooney non avrebbe mai giocato per il Manchester City, ma anche CR7 la pensava così. Nel 2015 infatti, durante un’intervista alla BBC, l’allora attaccante del Real Madrid ha dichiarato che non sarebbe mai andato a giocare in un’altra squadra di Manchester: “Credi che i soldi mi faranno cambiare idea? Ora, a 30 anni? Non penso proprio. Non è quello il problema. Se parli di soldi, allora andrei in Qatar, lì probabilmente hanno più soldi del City. Non è questione di soldi ma di passione”.
