201 centimetri e una struttura fisica sgraziata e molto lontana da quella di un perfetto calciatore. Eppure la carriera di Peter Crouch è stata molto più che discreta. Oltre 150 goal in carriera e tante, memorabili storie da raccontare. Come quella su un suo ex compagno ai tempi del Portsmouth…
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Peter Crouch è stato uno di quei calciatori che ha lasciato il segno in ogni squadra in cui ha giocato, se non altro per l’atipicità del suo fisico. Più di due metri di altezza in un corpo asciutto che lo hanno reso il calciatore più alto ad aver mai indossato la maglia della Nazionale inglese. Memorabili alcuni suoi goal, come l’incredibile rovesciata in Champions League contro il Galatasaray. Memorabili alcune sue frasi, come quando alla domanda: “Peter, se non fossi diventato un calciatore, cosa saresti?”, lui rispose: “Sarei vergine”. Celebre la sua esultanza, quella Robot Dance che faceva impazzire i suoi tifosi. Una lunga carriera iniziata tra le giovanili del Tottenham e proseguita poi con le maglie di Qpr, Portsmouth (due volte), Aston Villa, Southampton, Liverpool, Stoke City e Burnley. Ed è proprio di un suo ex compagno ai tempi del Portsmouth che Crouch ha parlato nella sua settimanale rubrica del Daily Mail.
Crouch e l’ex compagno
Rispondendo alle domande degli appassionati nella sua rubrica settimanale, l’ex Nazionale inglese ha parlato dell’indisciplinato talento di uno dei fenomeni del calcio slavo degli anni ’90, Robert Prosinecki, suo compagno a Portsmouth nel 2001/2002: “Chi dei miei compagni avrebbe avuto più problemi con l’isolamento? Beh, userò questa domanda per parlare di Robert Prosinecki che non era, per così dire, uno di quelli che si impegnava più di tanto nell’attività fisica… Le uniche volte in cui Robert non fumava una Marlboro Rossa era quando si trovava in campo“. Prosinecki, ex Stella Rossa, Real Madrid e Barcellona tra le altre, e attuale tecnico del Kayserispor, non era un grande amante dell’allenamento: “Lo vedevamo a malapena agli allenamenti durante la settimana. Ma mio Dio, quando scendeva in campo con la maglia del Portsmouth era incredibile“.
La finta speciale di Prosinecki
Crouch ha continuato a parlare in maniera entusiasta dell’ex compagno: “Aveva uno speciale trick in cui si fermava fintando di calciare. Poi faceva rotolare il piede sopra la palla e lasciava il difensore assolutamente immobile e sbalordito”. Era impossibile fermarlo: “Sapevi che stava per fare quella finta, si poteva vedere a un miglio di distanza, ma era impossibile bloccarlo“. Gli elogi per l’ex stella del calcio croato non si fermano qui: “Deve essere stato uno spettacolo vederlo all’apice della carriera, quando giocava per la Stella Rossa e il Real Madrid. A Portsmouth era un ‘one man show’. Una gioia per gli occhi“. Non si può certo dire che Prosinecki non abbia lasciato il segno, nonostante una sola stagione nel sud dell’Inghilterra. Almeno nel cuore di Peter Crouch.