Karim Benzema non viene convocato in nazionale ormai dal 2015 ma in Francia si parla ancora di questa famosa e chiacchierata esclusione. A tornare sull’argomento questa volta è il CT Didier Deschamps, che non perde occasione per mandare frecciatine all’attaccante. Il rapporto tra l’ex centrocampista e Karim si sono interrotti nel 2016, a causa di alcune di dichiarazioni del giocatore blancos. E il commissario tecnico, ad oggi, fa sapere che non perdona Benzema e probabilmente non lo farà mai.
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Deschamps non perdona Benzema: “Non posso dimenticare”
L’attaccante, nel 2015, è stato escluso dalla nazionale per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sul ricatto a luci rosse ai danni di Mathieu Valbuena, altro nazionale francese. L’anno successivo, il giocatore del Real Madrid è stato così costretto a saltare gli Europei. Nel giugno 2016 però, dopo la sua esclusione dai convocati per la competizione UEFA, il 33enne ha sparato a zero sul CT transalpino. Benzema, in un’intervista a Marca, ha accusato l’allenatore di razzismo: “Penso che Deschamps si sia piegato alle pressioni di una parte razzista della Francia. Dovete sapere che nel mio Paese il partito estremista è arrivato al secondo turno nelle ultime elezioni, quindi non so se a decidere sia stato solo Didier. Di sicuro ci sono state grandi pressioni, anche mediatiche, sono state scritte e dette tante falsità, poi c’è chi fa le indagini e onestamente non mi fido di loro”.
Dichiarazioni che hanno chiuso definitivamente le porte della nazionale all’attaccante, almeno fino a quando Deschamps rimarrà alla guida della selezione francese. Il CT infatti, come ha confessato in un’intervista a RTL, non dimentica: “Nonostante il tempo che è passato, non posso dimenticare. E non è solo una questione di Benzema. Ci sono state dichiarazioni anche di altre persone che hanno avuto conseguenze sulla mia famiglia, sul mio nome. Ha superato il limite. Quando si dicono cose, che sono un’aggressione verbale, quasi fisica, non le puoi dimenticare. Non posso dimenticare, non dimenticherò mai”.